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A Wakefield il premio cattiva scienza: creò la teoria novax

Andrew wakefield

Premio per la cattiva scienza all'autore della "truffa medica più dannosa degli ultimi 100 anni". In uno studio aveva collegato l'autismo ai vaccini.

Andrew Wakefield, medico britannico radiato dall’ordine nel 2010 dal General Medical Council, ha ricevuto il premio Rusty Razor, umiliante riconoscimento per la cattiva scienza. La rivista The Skeptic assegna il premio annualmente, screditando teorie delle pseudoscienze con ricerche scientificamente provate. Solitamente infatti il Rusty Razor viene atribuito a personalità che speculano sul paranormale, diffondendo “sciocchezze” che poi hanno un grande successo tra chi di scienza non si intende. Quest’anno però il premio è andato all’ex medico che teorizzò un legame tra i vaccini di morbillo, parotite e rosolia e l’autismo, dando vita al movimento novax. Lo studio era uscito sulla rivista The Lancet vent’anni fa.

Scienza fraudolenta: ridicolizzato il teorico novax

Gli esperti hanno definito lo studio di Andrew Wakefield “la truffa medica più dannosa degli ultimi 100 anni“. La sua teoria, basata su dati falsati e poco attendibili, ha infatti dato impulso al movimento novax che sta creando gravi danni in campo sanitario. The Skeptic commenta “l’attività anti-vaccinazione ha contribuito a un enorme aumento dei casi di morbillo in tutta Europa. L’eredità di Wakefield è longeva“.

In un’inchiesta del 2004 Brian Deer, giornalista dell’edizione domenicale del Times, rivelava: “quando ha avvertito i genitori di evitare il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia, e ha pubblicato ricerche che rivendicano un legame con l’autismo, Wakefield non ha rivelato di essere stato finanziato attraverso avvocati che cercavano prove da utilizzare contro i produttori di vaccini“. La stessa rivista sulla quale Andrew Wakefield aveva pubblicato il suo studio si è scusata, dicendo che se avesse saputo non avrebbe mai pubblicato nulla. Lo studio in questione infatti è stato effettuato solo su dodici bambini; sembra inoltre che Wakefield abbia mentito in merito al numero di bambini che effettivamente presentvano una sintomatologia associabile all’autismo dopo il vaccino.