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Pacchi bomba ai dem: il nuovo terrorismo made in Usa

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Pacco sospetto all'indirizzo di Robert De Niro, presso la sede del Tribeca Film Festival, a Manhattan. Evacuata anche la sede newyorkese della Cnn.

La polizia di New York sta indagando su un pacco sospetto indirizzato a Robert De Niro ed inviato al Tribeca Film Centre nel quartiere di Manhattan, sede del Tribeca Film Festival, fondato dall’attore nel 2002, a seguito degli attentati dell’11 settembre. L’atto intimidatorio sembrerebbe portare la stessa firma delle minacce giunte negli ultimi giorni all’indirizzo di alcuni esponenti del partito democratico: l’attore e premio Oscar è notoriamente critico nei confronti dell’attuale presidenza repubblicana e potrebbe per questo essere entrato nel mirino dei gruppi di estrema destra. Un sospetto apparentemente confermato anche dagli agenti impegnati sul caso, come riporta la Cnn citando due fonti di polizia. Ad essere presi di mira anche gli uffici newyorkesi della Cnn. Il Time Warner Center di New York a Columbus Circus, nel cuore di Manhattan, è stato interamente evacuato in diretta televisiva dopo che l’arrivo di un pacco bomba, mandato l’ex numero uno della Cia John Brennan, spesso ospite dell’emittente come commentatore.

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Pacchi bomba: “Un attacco alla democrazia”

Alcuni ordigni erano stati inviati anche agli uffici dell’ex presidente Obama e alla sua vice Hillary Clinton. In tutti casi si tratterebbe di atti di violenza politica all’indirizzo di alcuni dei personaggi di spicco del partito d’opposizione. Donald Trump ha aperto il suo comizio elettorale in Winsconsin commentando la vicenda dei “pacchi bomba”. Il presidente americano ha definito questo tipo di episodi “un attacco alla democrazia” ed ha assicurato: “Troveremo i responsabili e li assicureremo alla giustizia il prima possibile”. Poi ha concluso sferrando un attacco ai media, sui storici antagonisti dai tempi delle prime campagne elettorali, ora indicati come i responsabili di un clima d’incessante ostilità. L’Fbi parla intanto di “terrorismo interno”. Altri pacchi erano giunti alla deputata Maxine Waters e ad uno dei principali finanziatori del partito dell’Asino e noto filantropo George Soros, ultimamente accusato dai repubblicani di essere dietro alla carovana di migranti diretti verso gli Usa.