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Argentina, padre stupra figlia per 20 anni: nati 8 bambini

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Condannato a dodici anni e otto mesi il mostro di Villa Balnearia. L'uomo ha abusato della figlia per vent'anni: dall'incesto sono nati 8 bambini.

L’esito definitivo e inappellabile del processo contro Domingo Bulacio, emesso da una sentenza del Tribunale di Santiago Del Estero, nel nord dell’Argentina, condanna l’uomo a dodici anni e otto mesi di carcere. Gli inquirenti sono riuscita a provare che il cinquantaseienne aveva abusato quotidianamente per ventidue anni della figlia, Antonia Bulacio. Dagli incessanti stupri erano nati otto figli. Il test del DNA sugli otto bambini ha confermato la versione della donna. “Mi minacciava costantemente e io avevo sempre paura per la mia vita e per quella dei miei figli. Mi ha detto che mi avrebbe ucciso se avessi detto qualcosa” ha dichiarato Antonia Bulacio durante il processo.

Padre stupratore, “il mostro di Villa Balnearia”

Domingo Bulacio è stato soprannominato “il mostro di Villa Balnearia“, per le atrocità a cui ha sottoposto la figlia per decenni. “Dal momento in cui mia madre è andata via sono diventata la moglie di mio padre. Mi picchiava e mi inseguiva per casa con un pezzo di legno quando mi vedeva chiacchierare con un vicino o semplicemente voleva abusare di me“. Prima di accanirsi sulla figlia, l’obiettivo di Domingo Bulacio era la moglie, che però è scappata quando Antonia aveva quindici anni, lasciando la ragazza sola tra le grinfie dell’uomo.

Nonostante lui sia dietro le sbarre continuo ad avere paura, visto che sto ricevendo minacce dai parenti di mio padre che mi intimano di ritirare la denuncia contro di lui. Non sono affatto preoccupati per quello che è successo. Io voglio solo che marcisca in prigione. Voglio che sia fatta giustizia“. Ci sono voluti ventidue anni perché Antonia Bulacio, esasperata dalla sofferenza, prendesse coraggio e denunciasse il padre.

Nel gennaio 2016, all’età di trentasette anni, Antonia ha raccontato tutto. La donna aveva portato in ospedale uno dei figli, quando il medico di turno in pronto soccorso le ha chiesto chi fosse il padre del bambino. La donna non ha retto e si è confidata con il dottore. Il medico, a quel punto, ha allertato le autorità e la Polizia si è immediatamente recata a casa di Domingo Bulacio. L’uomo è riuscito a fuggire ed è rimasto latitante per circa quarantacinque giorni. Quando la Polizia è riuscita a tornare sulle sue tracce si trovava a Loreto, a quaranta chilometri da dove abitava. La denuncia di Antonia non ha mosso pietà nei suoi familiari, che le hanno ripetutamente intimato di ritirare le accuse nei confronti di suo padre. Ora però Domingo Bulacio è in prigione: Antonia ha ricevuto la giustizia che cercava.