Paola Marras In vista delle elezioni di Midterm in programma il 6 novembre 2018, quando si rinnoverà la Camera e un terzo del Senato degli Stati Uniti, Donald Trump spinge sul tema immigrazione. In arrivo alla frontiera messicana migliaia di migranti provenienti dall’Honduras. Il tycoon annuncia quindi che è pronto a firmare un ordine esecutivo per modificare il 14esimo emendamento della Costituzione americana, quella che garantisce la cittadinanza a tutti i nati sul territorio USA.
Trump contro il 14esimo emendamento
“Siamo l’unico Paese al mondo dove una persona viene, ha un figlio e il bimbo è un cittadino degli Stati Uniti per 85 anni con tutti i relativi benefici” sottolinea Donald Trump, che starebbe pensando di eliminare questo privilegio per i nati di immigrati non in regola con il permesso di soggiorno. A sancire questo diritto è il 14esimo emendamento, che garantisce appunto a chiunque nasca negli USA la cittadinanza americana. “Mi è sempre stato detto che è necessario un emendamento costituzionale. Indovina un po’? Non serve” afferma il tycoon.
Trump sostiene infatti che oltre ad un provvedimento del Congresso il 14esimo emendamento può essere modificato “con un ordine esecutivo”. Diversi esperti costituzionali americani dubitano che si possa procedere in questa maniera, ma il presidente statunitense sembra voler proseguire su questa strada. Trump infatti sta cavalcano il caldo tema dell’immigrazione in vista delle elezioni di Midterm, ma soprattutto a causa dell’arrivo della carovana di migranti provenienti dall’Honduras, i quali vogliono oltrepassare la frontiera messicana per approdare sul suolo americano.
Per impedire l’ingresso, Trump ha già schierato al confine 5.200 soldati. “Non li lasceremo entrare nel Paese – assicura il tycoon – se fanno richiesta di asilo politico saranno trattenuti fino all’inizio del processo”. “Installeremo tende ovunque – prosegue – aspetteranno e se non otterranno asilo dovranno andare via”. Intanto però, ad una settimana dalle elezioni di Midterm, i Repubblicani perdono terreno nei sondaggi. Il Partito Democratico è in testa infatti con il 49,5% dei consensi, contro il 41,9% del Partito Repubblicano.
