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Trump "Invasione di migranti, serve un muro umano"

Trump 15mila soldati contro migranti

Donald Trump ha descritto come un'invasione la carovana di migranti che sta attraversando il Messico: in arrivo 15mila soldati al confine.

Durante un’intervista rilasciata alla Abc, Donald Trump ha descritto come “un’invasione” la carovana di migranti che, partita dall’Honduras, sta attraversando il Messico diretta verso gli Stati Uniti. “Per questo dobbiamo avere un muro di persone che li fermi”, ha continuato il presidente, spiegando che intende aumentare il numero di militari al confine. Le ultime cifre parlano di un dispiegamento “fino a 15 mila soldati, più di quanti ce ne sono in Afghanistan”.

Trump “Altre carovane in arrivo”

Trump ha inoltre lanciato l’allarme in vista di altre “carovane in arrivo molto più grandi di quanto viene detto”. Secondo il presidente statunitense, i media americano starebbero tacendo una minaccia incombente. “Io sono molto bravo a stimare l’entità di una folla. Vi posso dire che la carovana in arrivo sembra molto più grande di quanto la gente pensi”. I giornali, inoltre, mentirebbero alla popolazione mostrando i migranti come persone indifese, mentre la carovana sarebbe in realtà composta in prevalenza da uomini giovani e forti. “Le donne e i bambini inquadrati in televisione sono messi lì apposta per le telecamere. Mettono davanti le donne e i bambini, e non va bene”, ha concluso Trump.

Gli Usa verso le elezioni Midterm

Le dichiarazioni del presidente precedono di pochi giorni le elezioni di metà mandato (le cosiddette Midterm) previste per il 6 novembre. Il voto, pur non riguardando direttamente la Casa Bianca, è di fatto considerata un’interrogazione popolare sulla popolarità del presidente nei primi due anni di mandato. In vista delle urne, Trump ha rafforzato la sua politica del pugno di ferro nei confronti dei migranti. La carovana gli ha permesso di rievocare il muro tra Usa e Messico, uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale nel 2016. Sulla stessa linea, ha anche proposto la revoca dello ius soli, ovvero il diritto di cittadinanza a tutti i nati sul suolo statunitense, per i figli dei migranti illegali.