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USA, condannato a morte sceglie la sedia elettrica

sedia elettrica

Un condannato a morte ha scelto di essere giustiziato sulla sedia elettrica perché convinto che con l'iniezione letale "si soffre di più".

Eseguita nel Tennessee una condanna a morte, la seconda tramite l’utilizzo della sedia elettrica dal 2007. Da tempo infatti i condannati americani nel braccio della morte vengono giustiziati con un’iniezione letale. Dopo che la Corte Suprema ha respinto il ricorso del duplice omicida Edmund Zagorski, 68 anni, i suoi legali hanno presentato istanza per chiedere che il loro assistito venisse ucciso sulla sedia elettrica.

Morto sulla sedia elettrica

La morte tramite iniezione letale infatti non è sempre così immediata come si vuole far credere. Nel motivare la scelta della sedia elettrica, l’avvocato Kelley Helen ha spiegato che tramite l’assunzione del mix di farmaci “gli ultimi 10-18 minuti della vita di Zagorski sarebbero stati un orrore assoluto”. Con la sedia elettrica invece “il dolore insostenibile sarà al massimo di 15-30 secondi”.

L’esecuzione era fissata per l’11 ottobre scorso ma il governatore ha accettato di ritardarla per permettere ai servizi penitenziari di preparare la sedia elettrica, non più in uso in Tennessee dal 2007. La morte di Edmund Zagorski è stata comunque ugualmente disumana.

Il 68 anni sembrava infatti respirare ancora dopo aver subito per 20 secondi 1.750 forti scariche elettriche di corrente continua, con una tensione che aumenta progressivamente da 500 a 2000 volt. Le dita delle sue mani sembravano a quel punto rotte o completamente slogate, per quanto l’uomo aveva stretto forte la cinghia che lo teneva fissato alla sedia elettrica. Dopo altri 15 secondi di scariche, il medico ha confermato il decesso del condannato. Edmund Zagorski nel 1983 aveva sparato e tagliato la gola a due persone per una questione di droga.