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Iran, migliaia in piazza contro le sanzioni Usa

Iran, protesta contro sanzioni Usa

Migliaia di manifestanti a Teheran contro le sanzioni imposte dagli Usa all'Iran. Trump: "Sono le più dure mai imposte dal nostro Paese".

Migliaia di manifestanti sono scesi in strada a Teheran per protestare contro le sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Per la protesta è stato scelto un luogo altamente simbolico. Si tratta della piazza antistante l’ex ambasciata americana, in occasione del trentanovesimo anniversario del sequestro degli ostaggi. “Abbasso gli Usa”, “Abbasso Israele”, “Morte all’America“: queste alcune delle frasi scritte sui cartelli. I manifestanti hanno dato alle fiamme le bandiere dei due Paesi nemici. Tra la folla, anche una caricatura di Donald Trump, raffigurato con baffi alla Hitler e con le braccia e le gambe piegate in modo da formare una svastica.

Iran “Non abbiamo paura degli Usa”

“Non temiamo gli Stati Uniti. Metteremo il presidente Donald Trump in ginocchio. Non abbiamo paura delle sanzioni”, ha dichiarato Yasser, un giovane universitario che come migliaia di suoi concittadini ha partecipato alla protesta. Il presidente del Parlamento iraniano, Ali Larijani, ha assicurato che “la nazione iraniana farà vedere che il signor Trump è troppo piccolo per riuscire a mettere in ginocchio l’Iran”. Gli ha fatto eco il Presidente Hassan Rouhani: “Il governo non teme le minacce degli Usa”. Mohammad Ali Jafari, comandante militare, è convinto che il Paese possa “superare questa guerra economica. Il fallimento del progetto delle sanzioni è imminente”. “Il presidente americano ha sperperato la credibilità che rimaneva dell’America e della democrazia liberale”, ha commentato l’Ayatollah Khamenei. “La nazione iraniana si era abituata a importare tutto, ma ora è abituata a cercare di produrre tutto”.

Sanzioni Usa Iran

“Le sanzioni più dure mai imposte”

Il presidente americano ha dichiarato che le nuove sanzioni all’Iran sono “le più dure che il nostro Paese abbia mai imposto. Vediamo cosa succede”. Il segretario di Stato Mike Pompeo ha parlato di otto Paesi, non meglio specificati, che saranno esentati per temporaneamente (per sei mesi) dalle sanzioni. Si tratta di Stati che “hanno già ridotto significativamente le loro importazioni di greggio e hanno bisogno di un po’ più di tempo per raggiungere quota zero, e noi daremo loro quel tempo”.

Le sanzioni sono entrate in vigore alla mezzanotte del 5 novembre, alle 6 ora italiana.