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Australia, ritrovato in spiaggia il corpo di una neonata

polizia

Ritrovato il corpo di una bambina di nove mesi su una spiaggia in Australia. Sembra che il padre l'abbia gettata in mare in un "sacrificio".

Ritrovato su una spiaggia nel Queensland in Australia il corpo senza vita di una neonata di nove mesi. Dalle prime ricostruzioni sembra che la bambina sia stata gettata volontariamente in mare dal padre due giorni prima del suo ritrovamento. L’uomo, quarantottenne australiano, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di omicidio. A fare il tragico ritrovamento è stato un passante, in data lunedì 19 novembre. La sera dello stesso giorno gli agenti dell’Australian Federal Police hanno rintracciato e arrestato il padre della neonata. L’uomo aveva scagliato la bambina in mare, in una sorta di “sacrificio” pseudo religioso.

Il corpo di una neonata su una spiaggia in Australia

Il padre della bambina morta vive con la moglie e i figli in un furgoncino nel Queensland, da senza fissa dimora. Per rispondere dell’accusa di omicidio della figlia, l’uomo verrà estradato nel Nuovo Galles del Sud. Il suo avvocato, per difenderlo, ha dichiarato che il quarantottenne è affetto da schizofrenia. L’eventuale diagnosi del disturbo psichiatrico costituirebbe una significativa attenuante per l’uomo.

La madre della bambina attualmente non è accusata. La donna, di soli ventitré anni, non è infatti ancora stata iscritta al registro degli indagati per l’omicidio della bambina. Non è tuttavia chiaro se fosse a conoscenza o meno del sacrificio messo in atto dal compagno, nonché padre della neonata. Dopo aver a lungo esaminato le riprese delle videocamere per ricostruire la dinamica dell’incidente, la polizia ha disposto l’affido del figlio di quattro anni della coppia ai servizi sociali. I risultati dell’autopsia sul corpo della bambina non sono ancora noti ai media australiani.