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Brexit, incontro May-Juncker: "Fatti ulteriori progressi"

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Faccia a faccia tra Theresa May e Junker. Un incontro al termine del quale viene espressa soddisfazione da entrambi

“È stato un buon incontro, e abbiamo fatto ulteriori progressi”. Queste le parole con le quali Theresa May commenta l’incontro faccia a faccia appena concluso con il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker. Il Primo Ministro del Regno Unito si è quindi detto ottimista e fiducioso che il colloquio riesca a dare una ulteriore spinta alla conclusione del negoziato. Negoziato che dovrà portare alla produzione di un accordo attraverso il quale si andranno a regolare i futuri rapporti tra l’Unione e il Regno di sua maestà Elizabetta II, una volta che il divorzio tra le due entità politiche sarà realtà.

“Spero che possa condurre alla soluzione delle questioni rimaste”, ha affermato, preannunciando un nuovo incontro tra i due. Un incontro che si terrà sabato 24 novembre, prima del vertice di domenica. Il fondamentale incontro durante il quale si dovrebbe approvare la bozza tecnica di accordo sulla Brexit raggiunta tra Londra e l’Unione.

Una posizione di sintonia tra le parti che viene confermata anche da un portavoce della Commissione Europea, secondo il quale “ Durante l’incontro tra la premier britannica Theresa May e il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker sono stati fatti dei buoni progressi”. E che conclude, affermando che “Il lavoro va avanti”.

Il lungo iter dell’accordo

Nel caso in cui domenica si dovesse arrivare a sottoscrivere il testo dell’accordo, questo dovrà poi essere approvato dal Consiglio dell’Unione Europea. Una approvazione per la quale serve una maggioranza di 20 paesi su 27, che rappresentino almeno il 65% della popolazione europea complessiva. Sarà poi passata al parlamento Europeo, che sarà chiamato alla sua approvazione definitiva.

Ma lo scoglio contro il quale rischia di naufragare il negoziato – nonostante alcuni punti di frizione con alcuni paesi membri UE confinanti con l’isola britannica – non è tanto rappresentato da resistenze che si potranno incontrare sul continente. Pur avendo faticosamente ricevuto l’appoggio del suo esecutivo, il vero rischio per Theresa May è quello di vedere bocciato l’accordo alla Camera dei Comuni. Ramo del parlamento nel quale la maggioranza dei parlamentari afferma di non essere disposta a vidimare il patto così come viene presentato dall’esecutivo.