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Sud Corea, pastore condannato per lo stupro di 8 donne

Sud Corea, pastore condannato per stupro

Un pastore della Mamin Central Church, in Corea del Sud, è stato condannato a 15 anni pe rlo stupro di 8 donne della comunità.

Il pastore di una chiesa attiva in Sud Corea è stato arrestato e condannato con l’accusa di aver stuprato otto donne della sua comunità. Lee Jae-Rock, 75 anni, è il leader della Mamin Central Church, una delle sette presenti nel Paese. La comunità conta più di 130mila seguaci e ha sede a Seul. Il tribunale della capitale lo ha condannato a 15 anni di carcere, nonostante, al processo, il pastore si sia dichiarato innocente. Le prime accuse sono state avanzate all’inizio del 2018. Tre donne hanno raccontato di aver avuto rapporti sessuali con il pastore nel suo appartamento. “Non ero in grado di dire di no”, ha dichiarato una delle vittime. Un’altra ha spiegato che per loro, cresciute nella setta, Lee Jae-rock “era più di un leader, era Dio“. Di conseguenza, si sentivano obbligate a compiacerlo in tutti i suoi desideri.

Le vittime “Violentate decine di volte”

Poco dopo le prime accuse, altre cinque donne si sono fatte avanti e hanno denunciato alla polizia episodi simili. Le otto vittime hanno riferito di essere state violentate “decine di volte” per mesi. Il giudice Chung Moon-sung ha condannato il pastore non solo per le molestie ma anche aver utilizzato la sua influenza in campo religioso per sottomettere le donne. “Attraverso i suoi sermoni l’accusato ha indirettamente o direttamente suggerito di essere lo Spirito Santo, divinizzando se stesso“, ha commentato il magistrato.

La chiesa di Lee Jae-rock è solo una delle tante comunità religiose nate in Corea del Sud e considerate vere e proprie sette dai cristiani tradizionali presenti nel Paese. La Mamin Central Church è stata fondata nel 1982, quando contava solo 12 seguaci. Il numero di fedeli è cresciuto enormemente, permettendo al pastore di acquistare edifici in città e di aprire un sito web.