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Brexit, i 27 leader dell'Ue firmano l'addio a Londra

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Due anni e mezzo dopo il referendum, l’Ue ha approvato l’accordo sulla Brexit. Junker: "Giorno triste", "Ue fragile" per Macron

Due anni e mezzo dopo il referendum e dopo diciotto mesi di intensi negoziati, l’Unione europea ha approvato nella mattinata di lunedì 26 novembre 2018 l’accordo sulla Brexit. L’annuncio arriva dal summit di Bruxelles dove si sono riuniti 27 leader dell’Unione , dove è arrivata anche Theresa May per discutere gli ultimi dettagli dell’intesa. Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk è stato il primo a comunicare l’approvazione del patto con un tweet. Poco prima lo stesso Tusk aveva citato un verso di Freddie Mercury, il cantante dei Queen, per riassumere lo storico momento: “Gli amici resteranno amici sino alla fine”.

Un divorzio amichevole, almeno sulla carta. Ma non è ancora chiaro se l’accordo di separazione ci sarà. 91 deputati conservatori sono pronti a bocciarlo quando verrà discusso dal parlamento britannico intorno al 10 dicembre per il necessario voto di ratifica. E sempre entro dicembre la Corte Suprema del Regno Unito potrebbe annullare il risultato del referendum del 2016, dopo la denuncia di fondi illeciti alla campagna per la Brexit.

Nuove tappe per la Brexit

Al vertice leader della Ue hanno approvato due documenti. Il primo sono le 580 pagine dell’accordo sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione, che definiscono questioni come i diritti dei 3 milioni e mezzo di cittadini Ue residenti in questo paese, i 39 miliardi di sterline di contributi finanziari che Londra dovrà pagare a Bruxelles prima di andarsene e la questione più complicata, in che modo mantenere aperto il confine fra Irlanda del Nord e repubblica d’Irlanda. Sarà fondamentale mantere la pace nella regione, quando diventerà l’unico confine terrestre fra Regno Unito e Unione europea. Un punto che solleva polemiche a non finire fra i brexitiani a causa del previsto “backstop”. Si tratta della formula in base alla quale l’intera Gran Bretagna resterà parte dell’unione doganale europea fino a quando non si trova una soluzione alternativa.

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Il secondo documento sono appena 26 pagine sul futuro delle relazioni economiche, commerciali, militari e d’ogni altro tipo fra Regno Unito e Ue. Si tratta di un accordo senza vincoli legali che in pratica rappresenta soltanto la base per la nuova trattativa che inizierebbe dopo il 29 marzo 2019. E’ in quell’anno che la Gran Bretagna uscirà formalmente dalla Ue. Si tratta di un accordo destinato a durare almeno sino al 31 dicembre 2020.