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Prof ha rapporti completi con i suoi studenti: condannata

Prof fa sesso con i suoi studenti: condannata

Laura, 32 anni, insegnante, è stata condannata per aver avuto rapporti sessuali con i suoi studenti. Per lei 5 anni di carcere.

Condannata a 5 anni di carcere. Motivo? Aveva fatto sesso con i suoi studenti. Laura Calladio Ramos, 32 anni, insegnante, non aveva previsto che quei ragazzini, così contenti di portarsi a letto la prof, la potessero denunciare. Il castello di carte che la donna si era creata le è crollato addosso quando gli inquirenti sono stati messi sulle sue tracce a causa di una denuncia da parte di un suo alunno di 18 anni. La donna, per nulla scandalizzata, ha ammesso il rapporto sessuale, aggiungendo che prima di quello ce ne sono stati molti altri.

Sesso con i propri studenti

“Sono donne con una loro vita”. Leslie Lothstein, psicologo, intervistato sul perché il fenomeno delle insegnanti che hanno rapporti sessuali con i loro studenti si stia diffondendo, ha provato a descrivere il profilo delle insegnanti che hanno commesso tale reato. Nell’approfondimento del New York Post, Lothstein parte dall’individuazione del contesto in cui queste donne agiscono e si muovono: “Spesso si tratta di donne che si sono sposate, che hanno figli, o che si vedono con i loro interessi amorosi“.

Donne apparentemente normali, alle prese con la quotidianità di tutti i giorni. Eppure, in queste insegnanti, puntualizza lo psicologo, qualcosa si è rotto: nel caso della Ramos, come lei stessa ha raccontato agli alunni con cui faceva sesso, il problema partiva da un’insoddisfazione profonda della donna nel rapporto sessuale col marito. “Di fronte alla problema, come ad esempio un divorzio, queste donne cercano di ricreare mentalmente la loro condizione precedente a quella della relazione sentimentale finita male, regredendo allo stadio dell’adolescenza“.

Docente più giovane a rischio

“Negli insegnanti più giovani il rischio sarebbe ancora più grave”. Nell’approfondimento del NY Post, Leslie Lothstein prosegue a spiegare come – nel caso di insegnanti più giovani – la possibilità di commettere il reato sia ancora più lampante. Secondo lo psicologo, infatti, più la docente più giovane, più si sente in linea con la fascia d’età dei suoi alunni.

La vita personale dell’insegnante, in questo caso, non sarebbe tanto diversa da quella dei suoi alunni e se si tiene conto della regressione all’età adolescenziale, antecedente la perdita, ecco che i cosiddetti amori tra i banchi di scuola potrebbero presentarsi come una “cattiva soluzione” al problema sentimentale della maestra stessa, facendole dimenticare il suo ruolo rispetto ai propri alunni.