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Proteste Francia, studenti messi in ginocchio dalla Polizia

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Ancora violenza durante i cortei collegati alle proteste dei gillet-gialli: la Polizia ha fermato circa 190 studenti.

Continuano le proteste contro le nuove tasse imposte dal governo Macron in Francia. Le violenze e le manifestazioni riempiono le vie e le piazze delle maggiori città francesi. Lione, Parigi, Marsiglia e Tolosa sono ormai messe a ferro e fuoco da quella che sembra essere una vera e propria guerriglia urbana. La Polizia sta cercando di incalzare i violenti e di reprimere le azioni dei più facinorosi, usando talvolta anche rimedi estremi.

Studenti inginocchiati e fucili puntati

Stanno facendo molto discutere alcune immagini che mostrano un gruppo di studenti obbligati a mettersi in ginocchio al di fuori del liceo Saint-Exupry. Secondo alcune indiscrezioni, dopo l’ennesima protesta collegata a quelle dei gilet gialli, le forze dell’ordine francesi hanno fermato 153 studenti obbligandoli a mettersi in ginocchio con le mani dietro la testa nella piccola località di Mantes-la-Jolie. Nel video diffuso da alcune emittenti televisive si vedono diversi poliziotti brandire grossi fucili mentre sorvegliano una decina di ragazzi.

I poliziotti sono dovuti intervenire in seguito alle violente proteste degli studenti: durante il corteo studentesco, infatti, due macchine sono state ribaltate per poi essere date alle fiamme.

Le parole degli agenti

Il discorso del commissario della piccola cittadina Arnaud Verhille è eloquente: “Bisognava interrompere un processo incontrollato che coinvolgeva anche gruppi di persone armate“. Secondo il rettorato gli studenti hanno dato fuoco a una decina di cassonetti e hanno utilizzato bombole a gas e molotov. I poliziotti hanno affermato di essersi ritrovati in mezzo a un corteo di circa 120 persone con “pietre, armi improprie, bastoni e mazze da baseball”. Il procuratore capo, Vincent Lesclous, ha confermato di avere sotto custodia circa 190 studenti tra i 12 e i 20 anni. Ora il video, dopo essere stato condiviso sui social network, sta facendo discutere non solo tutta la Francia ma anche l’intero panorama internazionale.