> > May fa dietrofront, Ue: "È libera di revocare la Brexit"

May fa dietrofront, Ue: "È libera di revocare la Brexit"

May fa dietrofront, Ue: "È libera di revocare la Brexit"

Theresa May fa marcia indietro. La leader del partito conservatore britannico annuncia di dover rinviare il voto sulla Brexit.

Theresa May fa marcia indietro. Dopo la schiacciante vittoria per la Brexit, la leader del partito conservatore britannico annuncia di dover rinviare il voto sulla Brexit. Il dietrofront della May giunge alla vigilia dell’ultima data emessa dalla Corte Ue perché il governo inglese metta in atto l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Il discorso della leader del partito conservatore è stato accolto malamente dal parlamento, con le opposizioni che hanno deriso Theresa May, rea di aver condotto il Paese in una situazione troppo complessa perché lei e il suo staff sia in grado di gestirla.

Voto rinviato

Tanto rumore per nulla? William Shakespeare, acuto osservatore della “mentalità” inglese aveva chiamato così una delle sue commedie. La scelta di quel titolo è ancora oggetto di studio, segno che le osservazioni del grande drammaturgo sono ancora attuali. È proprio da commedia shakesperiana la situazione che vede Theresa May ritornare sui suoi passi. Proprio lei che aveva fatto della Brexit il fiore all’occhiello della propria campagna politica. Un obiettivo che alla fine il popolo inglese ha votato, portando la leader del partito conservatore sull’olimpo dei politici che hanno fatto la storia della Gran Bretagna.

Eppure, volendo parafrasare lo slogan di un altro grande conservatore anglofono, per rendere la Gran Bretagna nuovamente grande, serve fare i conto con la realtà, e nel caso della May, con l’Europa. Perciò, al momento dell’uscita definitiva, Theresa May chiede tempo: “Non procederemo in questo momento”.

Derisa dall’opposizione

La dichiarazione della May è stata accolta con delle risate. La donna che aveva fatto tremare l’Unione Europea adesso “trema” del suo stesso progetto, quella Brexit tanto cercata, tanto ripetuta nei diversi slogan, che ora appare più come un mostro mitologico, che come un’arma per la propria campagna elettorale. L’opposizione non aspettava altro. Il leader laburista Jeremy Corbyn ha dichiarato che Theresa May ha portato la Gran Bretagna “In una situazione estremamente grave e senza precedenti” e ne ha chiesto le dimissioni, in quanto il suo staff – sempre a detta di Corbyn – non sarebbe in grado di gestire un situazione così complicata.