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Transgender uccisa in strada, la polizia ferma un prete

Transgender uccisa in strada, la polizia ferma un prete

Una transgender è stata uccisa da un colpo di pistola. Per l'omicidio è stato fermato un prete, ma lui si difende: "La mia è legittima difesa".

Fermato un prete 46 enne. Il corpo della transgender è stato trovato senza vita nel quartiere di Palmer Park, a Detroit. La vittima, Kelly Stough, di 36 anni, sarebbe stata uccisa da un colpo di pistola. Gli investigatori hanno fermato il presunto assassino, un prete, che si è subito difeso, affermando di aver effettivamente fatto partire il colpo per legittima difesa, e subito dopo, di aver contattato le autorità. La polizia, però, non ha confermato di aver ricevuto quella telefonata, cosa che metterebbe ancor più in difficoltà la posizione del sacerdote.

Uccisa perché transgender?

Uccisa con “una brutalità eccessiva”. Il procuratore generale del Michigan, Dana Nessel sembra convinta che la difesa del prete non regga: la violenza dell’omicidio è – a suo dire – “eccessiva”, rispetto al legittimo diritto di difendersi. Come riporta anche Fanpage, gli investigatori stanno approfondendo la vicenda e non si esclude la possibilità che il movente sia legato alla natura stessa di transgender della vittima. Non è un caso, infatti, che nel 2018 la Human Rights Campaign abbia segnalato che la quota di transgender uccisi negli Usa abbia toccato la soglia delle 22 vittime. Un dato – precisa l’associazione – che, seppure in calo rispetto agli anni precedenti, resta comunque alto.

La vittima

Nata come Trishtan Stough, la vittima è cresciuta a Detroit. La madre ha dichiarato alla Nbc di aver assistito il figlio nelle fasi più delicate del suo cambiamento. “Amava incoraggiare i più giovani a prendere decisioni che potessero farli stare bene con se stessi”, ha detto la donna, aggiungendo di voler far sapere al mondo che Kelly era una figlia molto amata, e il fatto che fosse transgender non ha mai complicato il rapporto tra loro: “Voglio che la gente sappia che mia figlia era molto amata. Ci sono molte persone, oltre alla sua famiglia, che si sono prese di cura di lei, soprattutto da quando ha cominciato la transizione”.