Antonella Ferrari La 28enne Sarah Fuller si trovava al lavoro, mentre il figlio di 3 anni era insieme ai nonni. La donna ha però ricevuto una telefonata dai genitori: “Micajah è stato aggredito dal nostro cane, ora è in ospedale”. Quando la donna è giunta al nosocomio, l’infermiera le avrebbe consigliato di non guardare il piccolo ferito. La disgrazia è avvenuta il 12 maggio del 2018 a Portland, nell’Oregon.
L’aggressione
Attorno all’ora di pranzo Sarah ha ricevuto la telefonata dei genitori che gli comunicavano dell’aggressione. Il cane di famiglia, un pitbull di nome Bobo aveva azzannato il bambino devastandogli il viso. La madre si è precipitata all’ospedale per verificare personalmente le condizioni del piccolo, ma
ha rivelato di aver fatto fatica a guardare il viso di Micajah finchè i medici non lo hanno bendato. A detta della donna infatti, le ferite erano “sconvolgenti”. “Volevo solo piangere, mi sentivo disperata e triste. Ho avuto un atteggiamento positivo e sapevo che avrebbe potuto essere peggio” ha dichiarato la madre al Daily Mail.
Sembra che il cane non avesse mai mostrato segnali di aggressività prima dell’episodio.
Il delicato intervento
A seguito dell’aggressione, il bambino ha dovuto subire un intervento chirurgico di ricostruzione del viso a causa dei profondi morsi che lo hanno sfigurato. Il pitbull gli avrebbe anche strappato le gengive, motivo per il quale il bambino dovrà sottoporsi ad altri interventi una volta terminato lo sviluppo. Per ricevere un aiuto per le spese dell’intervento, Sarah ha creato una pagina GoFundMe.
“Ora mio figlio è terrorizzato da tutti i cani, grandi o piccoli. Era pieno di rabbia e tristezza il primo mese dopo l’attacco. Ogni notte si svegliava con gli incubi. Il suo medico ci ha consigliato di fargli tenere un cucciolo per poter crescere senza la paura per i cani” ha spiegato Sarah, che ha aggiunto: “Al di là della razza, tenete i cani lontani dai bambini, anche se pensate che non li danneggino”.
