Sabrina Rossi Era stato condannato a morte nel 2016, Denis Cavavtassi, dopo esser stato accusato di aver ucciso il suo socio d’affari in Thailandia, l’italiano Luciano Butti, di 60 anni. La vicenda aveva interessato la cronaca nazionale alcuni anni fa e sembrava oramai una storia chiusa, nelle ultime ore invece Enzo Moavero Milanesi Ministro degli Affari Esteri ha dichiarato che l’uomo è stato assolto dalle accuse ed è pronto per tornare a casa. “La buona notizia dell’importante sentenza della Corte Suprema della Thailandia consentirà a Denis Cavatassi, prosciolto questa mattina, di rientrare presto a casa in Italia e riabbracciare i suoi familiari“. Così ha affermato Moavero nella mattinata di lunedì 17 dicembre.
Il delitto risalente al 2011
Nel marzo 2011 la polizia thailandese aveva trovato il corpo senza vita dell’italiano Luciano Butti, ucciso con tre colpi di pistola esplosi da uno scooter, gli agenti da subito avevano identificato il killer nel socio dell’uomo, Denis Cavatassi . L’uomo infatti secondo gli inquirenti avrebbe ucciso il socio a causa di un debito di circa 200’000 euro che Butti avrebbe avuto nei suoi confronti. Stando alle parole di Denis invece il debito non ci sarebbe mai stato.
L’uomo però sarebbe stato in un primo momento dopo il delitto arrestato, poi scarcerato su cauzione e successivamente di nuovo incarcerato in una cella comune con altri 10 detenuti. L’avvocato dell’uomo aveva più volte denunciato le condizioni terribili nelle quali stava scontando la detenzione Cavatassi. Nel 2016 poi arrivò la condanna a morte che sembrò mettere la definitiva parola fine sulla storia. L’uomo adesso è invece stato assolto. La condanna è caduta ed ora è pronto a riabbracciare i suoi famigliari. Infatti stando a ciò che ha affermato la Farnesina il rimpatrio di Cavatassi è atteso per i prossimi giorni.
