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Cesare Battisti potrebbe trovarsi in Bolivia

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Il terrorista e ricercato internazionale Cesare Battisti potrebbe trovarsi in Bolivia. A dichiararlo è un ex giudice brasiliano.

Un ex giudice brasiliano, Walter Maierovitch ha fatto sapere che Cesare Battisti potrebbe trovarsi in Bolivia, paese in cui conta diverse amicizie importanti. “Conosco molti servizi di intelligence – ha affermato Maierovitch – e la loro convinzione è, ricordando anche un tentativo di fuga passato, che Battisti si trovi in Bolivia”. In quel paese il terrorista godrebbe della simpatia del vicepresidente Alvaro Garcia Liniera.

Continua la caccia

Il nome di Cesare Battisti è stato messo in cima alla lista dei ricercati internazionali dell’Interpol. Le cose però sembrano diventare sempre più complicate. Il governo brasiliano ammette infatti che il terrorista potrebbe aver lasciato il paese, per sfuggire all’estradizione in Italia. Il ministro dell’Interno Salvini si è detto però fiducioso e ribadisce di essere pronto a prelevarlo personalmente.

Il terrorista è ufficialmente latitante da venerdì 14 dicembre, quando il Supremo Tribunale Federale ne ha ordinato l’arresto, ma lui non si è fatto trovare. La polizia federale ha dato avvio alle ricerche, battendo tutti i possibili nascondigli. L’Interpol ha diramato un’allerta rossa.

Già un tentativo di fuga

Nel 2017, Battisti aveva già tentato la fuga venendo fermato al confine boliviano con l’accusa di traffico di valuta. E’ quindi molto probabile che anche in questo caso il terrorista abbia cercato rifugio in un altro paese latino-americano. Battisti avrebbe infatti approfittato di una falla nel sistema giudiziario brasiliano. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, il pubblico ministero federale del Mato Grosso do Sul, aveva sollecitato il suo arresto o almeno il monitoraggio con la cavigliera elettronica. Le richieste erano però state respinte da un giudice federale per mancanza di prove.

La posizione dell’Italia

L’Italia rimane in attesa. Salvini ha spiegato di “non poter entrare nel merito dei dettagli su cui si sta lavorando” ma ha espresso “fiducia” sull’esito positivo della vicenda. Sul piano politico infatti l’Italia ha ottenuto ciò che voleva, ovvero la fine della lunga stagione di protezione di cui Battisti ha goduto da quando il presidente Luiz Inacio Lula gli concesse asilo. Alcuni agenti italiani sarebbero già in Brasile per prelevare Battisti, il quale deve scontare l’ergastolo per 4 omicidi.