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"Mio marito mi picchia", ma si era data dei pugni da sola

violenza

In Australia una donna ha denunciato il marito per aggressione. L'uomo scopre però che la moglie si era picchiata da sola in ascensore.

Nel cuore di una notte di aprile 2018 la polizia australiana ha bussato alla porta di Faisal Khan, originario di Sydney. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di aggressione. A sporgere denuncia la moglie Asmae, di origine marocchina. La verità però era racchiusa dentro l’ascensore.

Violenza in ascensore

I due si erano conosciuti tramite un sito di incontri per musulmani e, dopo essersi frequenstati per un breve periodo, si sono sposati nell’agosto 2018. A distanza di pochi mesi, però, il loro matrimonio era già entrato in crisi. Faisal sospettava che Asmae lo avesse sposato solo per ottenere la cittadinanza australiana. L’uomo comincia quindi a prendere contatti con un avvocato ma la neo moglie, quando lo scopre, gli promette: “Ora guarda cosa ti faccio”.

Una sera, tornato a casa, Faisal trova l’appartamento completamente in disordine, come se ci fosse stata una colluttazione. Asmae era al centro della stanza e dopo aver visto rientrare l’uomo è fuggita, entrando in ascensore. Ciò che è successo dopo Faisal lo ha scoperto, così come gli inquirenti, visionando le telecamere di sicurezza dell’ascensore.

Asmae infatti si era recata alla polizia con diversi lividi sul volto, sostenendo di essere stata picchiata dal marito. Le forze dell’ordine gli credono, fino a quando però gli avvocati dell’uomo scovano il filmato. Le telecamere dell’ascensore hanno ripreso infatti la donna che si colpisce da sola con due pugni sulla parte sinistra del volto. Percosse autoinflitte che le hanno lasciato lividi attorno agli occhi e alla guancia. Ora Faisal Khan sottolinea: “Finalmente si è capito che la vera vittima sono io. Sono io che sono stato maltrattato più e più volte emotivamente, mentalmente e finanziariamente”.