Antonella Ferrari Il 17enne Doulton Phillips ha brutalmente ucciso il suo bambino. Il giovane lo avrebbe prima morso al naso per poi prenderlo per una gamba e farlo oscillare contro il muro. Il tutto si è svolto sotto gli occhi della compagna, Alannah Skinner, di 19 anni. La ragazza si sarebbe rifiutata di chiamare un’ambulanza per il timore che il ragazzo potesse finire nei guai ed essere arrestato.
Ucciso neonato
I fatti risalgono al 2017, e da quanto scoperto dagli inquirenti, il giovane era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e di alcool al momento del brutale gesto. Doulton e Alannah sono rientrati da una festa, e ad un tratto il giovane ha afferrato il piccolo. Prima lo ha morso sul naso, poi lo ha preso per una gamba e lo ha scaraventato contro il muro. Proprio quest’impatto gli ha provocato una frattura al cranio che si è rivelata letale. La compagna, e madre del piccolo, non ha fatto nulla per cercare di salvargli la vita.
Genitori condannati
A distanza di un anno, è arrivata la condanna per entrambi. Il ragazzo è stato condannato per omicidio, mentre Alannah per negligenza e omissione di soccorso. Come riportato dal Sun, i due genitori sono apparsi disperati in aula, ma i giudici sono stati irremovibili. Il reato commesso è stato considerato
inaccettabile, e la sentenza è stata pronunciata.
Come si legge sul Sun, gli inquirenti che si sono occupati del caso hanno dichiarato che “Il bambino è morto in maniera violenta, a causa delle ferite riportate”. Sembra inoltre che la madre abbia dichiarato che al momento dell’omicidio, si trovava fuori dall’appartamento, più precisamente sul balcone a fumare. Nonostante ciò a suo carico c’è l’accusa di omissione di soccorso per non aver chiamato l’ambulanza.
