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Droni "fantasma" su Gatwick, rilasciata la coppia sospettata

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La coppia appassionata di aeromodellismo non è più ssospettata di aver fatto sorvolare su Gatwick dei droni, mandando nel caos l'aeroporto.

Non è ancora risolto il mistero dei droni che ha mandato in tilt il traffico aereo inglese. L’aeroporto di Gatwick è stato infatti chiuso nella serata di mercoledì 19 dicembre 2018 sera per il sorvolo di alcuni droni. Riaperto alle 3 del mattino, lo scalo è stato nuovamente costretto a chiudere 45 minuti dopo. Solo attorno alle 6 della mattina venerdì 21 dicembre i voli sono stati ripristinati. Nel frattempo però almeno 140mila passeggeri sono rimasti a terra.

Il giallo dei droni fantasma

La polizia del Sussex ha subito specificato che non si trattava di terrorismo ma comunque di un “atto deliberato”. Per affrontare l’emergenza sono stati dispiegati decine di militari e nella serata del 21 dicembre è stata arrestata una coppia di coniugi: Paul Gait, 47 anni, e la moglie Elain Kirk, 54 anni, che abitano Crawley, a circa otto chilometri dall’aeroporto, e sono appassionati di droni.

Fin da subito però poche le prove contro i due coniugi. Paul Gait infatti era al lavoro quando accaduti gli episodi e a seguito di un’accurata perquisizione la polizia inglese non ha trovato alcun elemento che potesse confermare i sospetti a carico della coppia, rilasciata nella giornata del 24 dicembre senza incriminazioni. “Hanno collaborato pienamente all’indagine e non sono più sospettati. – ha fatto sapere un portavoce della polizia – L’indagine continua per trovare i responsabili”.

Per venire a capo del caso dei “droni fantasma” l’aeroporto di Gatwick ha offerto una ricompensa di 50mila sterline (55mila euro) attraverso il sito Crimestoppers a chiunque fornisca informazioni utili per identificare i responsabili dell’incursione.