Marta Lodola La terra torna a tremare al largo della costa pacifica della Russia. Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 6.1 ha colpito la città di Petropavlovsk-Kamchatskiy. La città si trova nell’estremo Oriente russo, nella penisola della Kamčatka: è capoluogo dell’omonima unità amministrativa della Federazione Russa. La città sorge ai piedi del vulcano Avača. La scossa è avvenuta a circa dieci chilometri di profondità dalla superficie della città, alle ore 00:41:21 locali di martedì 25 dicembre, corrispondenti alle 13:41:21 italiane di lunedì 24 dicembre. Il terremoto ha colpito la Kamčatka dopo che giovedì 20 dicembre una scossa di magnitudo 7.3 sulla scala Richter nella medesima zona aveva provocato una pericolosa allerta tsunami.
Nuovo terremoto al largo della Russia orientale
La potente scossa di magnitudo 6.1 sulla scala Richter è stato registrato dalla Sala Sismica INGV-Roma, che si è premurata di diffondere la notizia. Non sono ancora giunte informazioni dalle autorità locali. Si attende che venga diffuso un bilancio vittime, feriti e danni. La Sala Sismica INGV-Roma ha però diffuso le coordinate geografiche esatte dell’epicentro del terremoto: latitudine 55.29, longitudine: 164.41. Trovandosi l’epicentro tra due isole russe, si teme che sia nuovamente scattata un’allerta tsunami.
Giovedì 20 dicembre la popolazione della Russia orientale ha dovuto affrontare un episodio analogo. Nella penisola della Kamčatka, sempre a nord della città di Petropavlovsk-Kamchatskiy un terremoto di magnitudo 7.3 ha gettato la paura tra la popolazione. Gli istituti competenti si sono premurati di diffondere un’allerta tsunami in una zona di oltre 300 chilometri attorno all’epicentro del sisma.
