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USA, bambino migrante muore sotto custodia: aveva 8 anni

USA, bambino migrante muore sotto custodia: secondo caso in un mese

Un bambino di otto anni, migrato con il padre dal Guatemala al New Mexico, è morto il giorno di Natale sotto la custodia degli Stati Uniti.

La tragedia delle migrazioni tra Messico e Stati Uniti si arricchisce di una nuova vittima. Si tratta di un bambino di otto anni, di nazionalità guatemalteca, morto nella giornata di martedì 25 dicembre nel New Mexico, mentre si trovava sotto la custodia degli Stati Uniti d’America. Si tratta della seconda vittima in età infantile in un mese. Poche settimane prima infatti, era morta in condizioni analoghe una bambina di sette anni, anche lei proveniva dal Guatemala. Dalla Casa Bianca Donald Trump minaccia di proseguire il blocco parziale alle attività di governo fino a quando non arriveranno i fondi necessari alla costruzione di un muro sul confine tra Messico e Stati Uniti.

Bambino muore sotto la custosia degli USA

La notizia della morte del bambino guatemalteca di otto anni si è diffusa in seguito a un comunicato stampa dell’Agenzia americana per la sicurezza delle frontiere. Sembra che le cause del decesso siano ancora ignote ai medici. Il bambino è morto a Natale, dopo la mezzanotte, al Gerald Champion Regional Hospital, ad Alamogordo, città nello stato del New Mexico, nel deserto di Chihuahua.

Stando a quanto riportato nel comunicato stampa, il bambino ha cominciato a dare segnali di “una possibile malattia” lunedì 24 dicembre. In tale data è infatti stato portato insieme al padre all’ospedale di Alamogordo. I medici si sono limitati a diagnosticargli un comune raffreddore accompagnato da qualche linea di febbre. Lo hanno quindi dimesso prescrivendogli ibuprofene, un antinfiammatorio, e amoxicillina, un antibiotico. Durante la notte le sue condizioni di salute si sono però aggravate. Ha cominciato infatti ad accusare una forte nausea e a vomitare. Il bambino è stato quindi nuovamente trasportato in ospedale, dove è morto dopo qualche ora.

Il governo guatemalteco ha chiesto agli Stati Uniti un’indagine “chiara sulle circostanze che hanno causato una così prematura morte del bambino. Il Guatemala si aspetta inoltre la massima “salvaguardia” del processo che si terrà sul caso. Si aspetta le stesse attenzioni per il caso di Jakelin Caal, bambina di sette anni morta per “disidratazione“, a sua volta sotto la tutela degli Stati Uniti.