Giorgio Meroni Aveva solo tre anni Faryal, la bambina violentata e uccisa in Pakistan, più precisamente ad Abbottabad, nel distretto di Khyber Pakhtunkhwa secondo quanto riferisce Fanpage. Come comunicato dalla polizia, la bimba era scomparsa da casa martedì 19 dicembre alle 14: i genitori, dopo averla cercata invano, avevano fatto una denuncia al commissariato. Le forze dell’ordine si sono così messe al lavoro e hanno ritrovato il corpo, privo di vita, della piccola mercoledì 20 dicembre in una scarpata non lontana.
Le indagini
Circa 30 sospetti sono stati arrestati: la Polizia li sta interrogando per arrivare all’individuazione del colpevole (potrebbe essere più di uno). Muhammad Ijaz, un agente, ha spiegato che la bambina “è morta a causa della paura e del dolore” dopo la tremenda violenza subita dai suoi aguzzini.
Il precedente
Purtroppo già a gennaio 2018 una bambina di 7 anni, Zainab Ansari, aveva perso la vita in maniera analoga nella zona di Kasur, nel Punjab. Il responsabile della violenza ai danni della bimba, Imran Ali, era stato arrestato e quindi impiccato a ottobre dopo la condanna a morte. In quella circostanza la Chiesa pakistana aveva condannato l’azione brutale. Monsignor Joseph Arshad come riporta Asia News si era espresso concetti forti: “L’assenza della giustizia e l’ignoranza affliggono la nostra società. La mentalità prevalente non può essere sconfitta solo dalle istituzioni accademiche. Le persone devono essere rieducate alla dignità umana”. “Ho il cuore infranto. Tutto questo deve finire. Il governo e le autorità interessate devono prendere provvedimenti” aveva invece twittato il premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai.
