> > Il Cairo, decapita moglie e figli: la confessione

Il Cairo, decapita moglie e figli: la confessione

omicidio il cairo

Un medico ha ucciso la moglie e i tre figli. Prima avrebbe messo del sonnifero nei loro bicchieri, e poi li avrebbe decapitati.

Mattanza nell’ultimo giorno dell’anno. Il 31 dicembre, una donna e tre bambini sono stati trovati decapitati al Cairo. A dare l’allarme è stato il marito e padre delle vittime che ha rinvenuto i corpi. Solo 24 ore dopo il ritrovamento, l’uomo ha confessato: è stato lui a decapitarli. Dalle indagini è emerso
che la famiglia si era trasferita in Arabia Saudita, ed era tornata al Cairo per i preparativi del matrimonio del fratello della donna.

Sangue e grida di dolore

Secondo quanto raccontato in un primo momento dallo stesso marito, nella mattinata di lunedì aveva salutato la famiglia ed era uscito per compiere alcune commissioni. Una volta rientrato a casa, le sue urla e grida di dolore sarebbero riecheggiate a lungo e avrebbero fatto scattare l’allarme. Nell’abitazione c’era sangue ovunque. I corpi dei tre bambini e della donna, di 30 anni, sono stati trasferiti all’istituto di medicina legale.

Le forze dell’ordine hanno ascoltato diverse persone. Tra queste, il marito Ahmed Abdullah Zaki, altri familiari, e alcuni negozianti.

“Avevamo tanti problemi”

I vicini di casa sono increduli rispetto alla tragedia. “Ma come è possibile fare del male in questo modo. Una violenza inaudita che non trova giustificazioni” ha riferito qualcuno. Il particolare davvero sconvolgente è che in realtà, proprio quel padre amorevole e medico rispettabile, era il colpevole di quel triplice omicidio. La confessione è arrivata dopo un interrogatorio di due ore. Dalle prime informazioni, l’uomo avrebbe confessato di aver messo dei sonniferi nell’acqua dei bambini e della moglie, per poi decapitarli. L’unica cosa che avrebbe detto per giustificare il folle gesto è stata: “Avevamo tanti problemi”. A seguito della confessioni, gli investigatori sono tornati nell’appartamento per un nuovo sopralluogo.