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Parigi, nuovi scontri dei gilet gialli: ruspa sfonda porta di un ministero

gilet gialli

Non si fermano le proteste di carattere violento dei gilet gialli: giunti all'ottavo weekend consecutivo, si inaspriscono gli atti vandalici.

L’ottava settimana di proteste dei gilet gialli è iniziata nel segno della violenza e del vandalismo. Le forze dell’ordine francesi se la sono dovuta vedere con dei protestanti che hanno sfondato il portone di un ministero con una ruspa. Evacuati il ministro Benjamin Griveaux e i suoi collaboratori.

I gilet gialli tornano nelle strade

I gilet gialli tornano a manifestare per l’ottavo sabato consecutivo. La capitale Parigi diventa di nuovo teatro di violenze e scontri contro le forze armate. Un gruppo di 15 persone (alcuni con indosso i gilet gialli e i restanti vestiti completamente di nero) hanno sfondato con una ruspa la porta del ministero dei rapporti con il parlamento nel Quartiere Latino. Il portavoce del Governo, Benjamin Griveaux, che proprio lì ha la sede del suo ufficio, insieme ad alcuni suoi collaboratori, sono stati evacuati dalle forze di sicurezza per non mettere a rischio la loro incolumità. Questi ha dichiarato: “Non non sono io che sono stato attaccato, è la Repubblica, sono le nostre istituzioni”, . Il gruppo di gilet gialli/black bloc è entrato nel cortile attorno alle 16.30 durante lo scompiglio a fine manifestazione, provocando danni ai veicoli parcheggiati e dandosi poi alla fuga.

A Parigi gli scontri peggiori

Auto e cassonetti bruciati e ribaltati per le strade, lanci di bottiglie, fumogeni e pietre contro le forze dell’ordine in assetto antisommossa, che hanno reagito alla violenza e al vandalismo con cariche, idranti e lancio di lacrimogeni ai tentativi di raggiungere l’Assemblea Nazionale: il copione già visto sette volte prima di questa è cominciato la mattina ed è proseguito fino a sera. Gli scontri più gravi sono stati proprio a Parigi, dove hanno sfilato in 4mila (in calo rispetto alle scorse settimane) e sono stati dati alle fiamme anche una bandiera dell’Ue e il ristorante galleggiante sulla Senna: per disperdere la gente i poliziotti hanno sparato i “flash ball”, proiettili non letali, colpendo numerosi attivisti. Tutti i luoghi di attrazione turistica restano presidiati. Scontri anche nelle altre principali città francesi. Almeno due arresti sono avvenuti nella cittadina di Rouen, che ha visto un attivista rimanere ustionato nei roghi appiccati alle barricate; quattro agenti feriti dalla sassaiola a Montepellier.