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Usa, pena di morte rinviata: condannato si suicida

Pena di morte rinviata, condannato si suicida

Scott Raymond Dozier, condannato alla pena di morte, si è tolto la vita impiccandosi in cella dopo che l'esecuzione capitale è stata rimandata.

Scott Raymond Dozier, 48enne detenuto in un penitenziario di massima sicurezza del Nevada, si è tolto la vita in cella dopo il secondo rinvio dell’esecuzione capitale, a cui è stato condannato. Dozier si è macchiato di duplice omicidio, a Phoenix e Las Vegas, nel 2002. Il tribunale lo ha condannato alla pena di morte. Il detenuto ha più volte dichiarato di preferire la pena capitale a una condanna all’ergastolo, che lo avrebbe costretto a trascorrere tutta la vita dietro le sbarre. Ma nel 2017 un giudice ha rinviato l’esecuzione, per la prima volta, per via di timori sulle sofferenze che il condannato avrebbe potuto provare prima del decesso. L’iniezione di un mix sperimentale di farmaci letali può infatti portare a una sensazione di soffocamento che si protrae a lungo, prima che il detenuto perda coscienza.

Nevada, detenuto chiede la pena di morte

Dozier si era opposto alla decisione del giudice. “Sono stato molto chiaro sul mio desiderio di essere giustiziato, anche se è impossibile evitare la sofferenza”, ha scritto in una nota nel 2017. Nell’agosto 2018 un altro giudice ha bloccato l’esecuzione della pena capitale una seconda volta. “Fatelo, fatelo rapidamente e smettetela di litigare”, ha ribadito Dozier durante un’intervista rilasciata alla Associated Press.

Secondo quanto emerso dalle indagini, Dozier ha tentato il suicidio diverse volte negli ultimi mesi. Prima di impiccarsi in cella, ha cercato di procurarsi un farmaco letale che un complice avrebbe dovuto consegnargli attraverso la posta della prigione. In una lettera, la sorella del detenuto gli ha fornito istruzioni su come recidersi la giugulare utilizzando la lama di un rasoio.