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Baby sitter uccide bimbo: lo ridà alla mamma senza dirle che è morto

baby sitter

Negli Stati Uniti una donna di 28 anni sembra approfittare del suo ruolo di baby sitter per usare violenza sui bambini. Uno di due mesi è morto.

Negli Stati Uniti una baby sitter di 28 anni è stata formalmente accusata di omicidio volontario di primo grado. Marissa Tietsort di Wausau, Wisconsin, è stata condannata per l’uccisione di un bambino di due mesi che le era stato affidato. La donna ha poi riportato il piccolo alla madre come se nulla fosse successo, mentre era già morto da alcune ore.

Baby sitter killer

In base alla ricostruzione processuale, Marissa Tietsort invece che accudire il bambino ad un certo punto lo avrebbe colpito ripetutamente e con forza alla testa. Quando il piccolo ha perso conoscenza, la 28enne lo ha vestito con una tutina da neve che gli copriva anche il capo, lo ha messo in auto e lo ha riportato alla madre, senza dirle che era morto.

La povera donna pensava che il piccolo dormisse sul seggiolone e quando si è accorta che il figlio non respirava più ha tentato disperatamente di rianimare il figlio, non sapendo però che era deceduto parecchio tempo prima. La terribile vicenda è accaduta ad ottobre 2018 ma già ad agosto Marissa Tietsort era finita al centro di un’altra inchiesta. La 28enne, incinta del suo sesto figlio, deve infatti anche rispondere dell’accusa di pedofilia ai danni di una bambina di 11 anni. Anche in questo caso, avrebbe abusato del suo ruolo di baby sitter.

La mamma del bambino di due mesi ha raccontato agli inquirenti che Marissa Tietsort l’aveva informata di questo precedente per messaggio solo due ore dopo che le aveva affidato il figlio, assieme al fratello maggiore. La 28enne le aveva chiesto di non dire a nessuno di questo episodio, proclamandosi innocente. E anche per la morte del neonato la donna si dichiara estranea, ammettendo di essersi accorta che il bambino era morto ma di non averlo ucciso. In base alle ricostruzioni, la baby sitter il giorno della tragedia portò con sé il bambino già deceduto al McDonald’s, dove mangiò con il fidanzato, e subito dopo averlo lasciato alla madre con il compagno è andata a nuotare in una piscina, come se niente fosse accaduto.