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USA, shutdown federale da record: è il più lungo della storia

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Per il ventiduesimo giorno consecutivo, 800mila dipendenti pubblici sono lasciati senza stipendio. Trump considera lo stato d'emergenza.

Sabato 12 gennaio è scattato ufficialmente lo shutdown del governo federale più lungo nella storia degli Stati Uniti, con 800mila dipendenti pubblici lasciati senza stipendio. Trump intanto considera altre soluzioni per ottenere i fondi pubblici per il muro, tra cui la dichiarazione dello stato d’emergenza.

Shutdown da record, la rabbia dei lavoratori

A mezzanotte di sabato 12 gennaio, lo shutdown del governo federale statunitense è ufficialmente diventato il più lungo della storia. La paralisi amministrativa voluta da Donald Trump ha raggiunto il suo ventiduesimo giorno di durata, lasciando senza stipendio 800mila dipendenti pubblici. Molti dipendenti si sono visti recapitare lo scorso venerdì delle buste paghe vuote. A Chicago, Illinois, è stata organizzata una protesta dei dipendenti federali, che dallo scorso 22 dicembre non stanno ricevendo alcuno stipendio. Alcuni dipendenti pubblici, i cui ruoli sono definiti essenziali per il governo, stanno addirittura continuando a lavorare nonostante il congelamento degli stipendi, scatenando l’indignazione dei sindacati dei dipendenti federali. Come riportato dall’ANSA, i sindacati che hanno preso vie legali contro il governo, accusandolo di violare le leggi sul lavoro, sono la National Federation of Federal Employees, la National Association of Government Employees SEIU e la National Weather Service Employees Organization.

Trump e il possibile stato d’emergenza

Intanto la Camera dei Rappresentanti e il Senato hanno votato per restituire ai dipendenti pubblici la parte di stipendio loro dovuta. Trump sta meditando di seguire una via alternativa per ottenere i fondi necessari alla costruzione del muro al confine con il Messico, ovvero dichiarare lo stato d’emergenza. Questo permetterebbe al Presidente di ottenere l’accesso a fondi pubblici stanziati direttamente dal Pentagono. Tuttavia, l’idea è stata fortemente criticata dai membri del suo stesso partito. “Ciò che non vogliamo in questo momento è lo stato d’emergenza” ha dichiarato Trump, riporta CNBC. Il presidente ha sottolineato di avere l’autorità per farlo, ma di non volerlo fare “così in fretta”, preferendo il dialogo con il Congresso. L’agenzia di rating Standard & Poors’ ha fatto i conti economici: a oggi lo shutdown è costato agli USA 3,6 miliardi di dollari, ovvero circa 1,2 miliardi a settimana. Se dovesse durare altri 14 giorni, costerà piu’ dei 5,7 miliardi chiesti da Trump per il muro.