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Stuprata dal papà dall'età di 6 anni: "Rimasi incinta due volte"

catena al collo

Per la prima volta Shannon Clifton rinuncia all'anonimato e racconta la sua storia di abusi da parte del padre, unica figura della sua infanzia.

Otto anni passati tra abusi sessuali e aggressioni, il tutto perpetrato dal padre pedofilo. Per la prima volta Brave Shannon Clifton, che ha compiuto da poco 18 anni, racconta la sua storia ai media britannici per dare coraggio alle altre vittime di violenza sessuale, soprattutto a quelle che le subiscono in casa da parte di un parente.

Stuprata dal papà

La tragica storia di Shannon inizia quando lei ha appena 6 anni, età in cui il papà Shane Ray Clifton ha cominciato ad abusare di lei anche quattro volte al giorno. A 11 anni, come rivela al Daily Mirror, è rimasta per la prima volta incinta. Quando il padre lo ha scoperto l’ha picchiata talmente tanto da causarle un aborto.

Shannon ha una nuova gravidanza a 13 anni. Stavolta il padre l’ha costretta a sottoporsi a pesanti esercizi fisici nella speranza che perdesse il bambino, senza successo. Solo al nono mese di gestazione un’infermiera della scuola si è insospettita, chiedendo alla ragazzina di fare un test di gravidanza. A quel punto il padre, pensando che ben presto sarebbero emerse le violenze, ha rapito Shannon e iniziato con lei una fuga durata circa una settimana.

Appena due giorni dopo l’arresto del padre, Shannon ha dato alla luce colui che per lei era sia il figlio che un fratello. La 13enne ha tenuto con sé il bambino fino a una settimana prima del suo primo compleanno, quando poi ha accettato di darlo in adozione. “Volevo che crescesse con una bella famiglia, una che non avevo mai avuto. Ma sarò per sempre sua madre” spiega.

Il lavaggio del cervello

L’uomo è stato condannato ad una pena minima di 15 anni, ma il caso nel 2015 fece scalpore per il lavaggio del cervello che la piccola subì dal genitore, tanto che in tribunale Shannon gridò “Ti amo papà, mi manchi”.

Ora la giovane è riuscita ad elaborare quanto le è successo e, rinunciando all’anonimato, sottolinea: “Mi ha rubato la vita. Ora odio mio padre per quello che mi ha fatto anche se – è costretta ad ammettere – mi mancherà sempre perché è stata l’unica persona che ho avuto durante tutta la mia infanzia”.

I genitori di Shannon si sono separati infatti quando lei aveva 5 anni, e lei è andata a vivere con il papà. Prima, ricorda, era molto protettivo poi ha cominciato a picchiarla, arrivando a bruciarla anche con un ferro.

Laurea in psicologia criminale

Quando sono cominciati gli stupri l’uomo le ha raccontato che” era qualcosa che tutti i papà facevano alle figlie, ma che dovevo mantenerlo segreto”, rammenta.

Il padre si trova attualmente ancora in carcere ma Shannon confessa di aver paura di essere uccisa dall’uomo una volta che uscirà, anche se gli è stato vietato di avvicinarsi alla figlia per il resto della sua vita. Dopo un tentato suicidio a 16 anni, ora la giovane sta piano piano cercando di ricostruirsi una vita grazie anche all’aiuto della famiglia adottiva.

Per far questo, Shannon ha scelto di seguire un corso di laurea in psicologia criminale, nella speranza di capire più profondamente le motivazioni che hanno spinto il padre ad agire in questa maniera.