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Cane appeso all'albero, ucciso da un 22enne: "Non mi faceva dormire"

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Arrestato in Argentina per atti di crudeltà verso un animale un 22enne. Il ragazzo ha appeso ad un albero il suo cane, torturandolo fino alla morte.

Un cane in Argentina ha subìto una morte atroce, per mano del suo padrone e davanti agli altri di alcuni bambini che, invece, di fermare il massacro, hanno ripreso il tutto con lo smartphone e diffuso il video sui social. Il 22enne, arrestato, ha spiegato: “Ha abbaiato tutta la notte. L’ho uccisa perché non mi lasciava dormire”.

Uccide il cane perché abbaia

L’ennesimo episodio di maltrattamento di animali stavolta arriva Santiago del Estero, città dell’Argentina settentrionale. Un ragazzo di 22 anni è stato arrestato per atti di crudeltà inflitti ad un cane, dopo la pubblicazione di un video su un social network. Nelle immagini si vedeva il giovane appendere la sua cagna ad un albero e poi picchiarla con un bastone, fino a quando non è morta tra atroci sofferenze.

Ad assistere alla straziante e terribile scena diversi bambini i quali, invece di cercare di fermare il 22enne o rimanere scioccati per quanto appena visto, hanno ripreso la tortura caricando poi il video su internet. Come riferisce il quotidiano 20minutos.es, lo stesso 22enne ha confessato il delitto perché, inviando ad un amico il filmato, ha spiegato in un audio di Whatsapp: “L’ho uccisa perché non mi ha lasciato dormire tutta la notte”.

Incastrato dal video

Quando il video è diventato virale, gli autori della pubblicazione l’hanno rimosso per la paura di venire scoperti. Le autorità argentine però ne avevano già fatto una copia. In breve tempo sono riuscite quindi ad identificare il 22enne, che nel frattempo si era allontanato dalla sua abitazione forse proprio per sviare le indagini. Alla fine il ragazzo è stato comunque rintracciato e arrestato, ed attualmente è in stato di fermo a Loreto in attesa del processo.