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Malaga, trovati i capelli del bambino caduto nel pozzo

Trovati i capelli del bambino caduto nel pozzo a Malaga

Ansia per le sorti del piccolo Julien: la sonda-robot ha raggiunto la profondità di 80 metri. Un estrattore impiegato per rimuovere i detriti.

La Spagna è ancora in ansia per le sorti di Julien, il bambino di due anni precipitato domenica 13 gennaio in un pozzo a Totalan, vicino a Malaga. Il delegato del governo in Andalusia Alfonso Rodriguez Gomez de Celis ha fatto sapere che una profondità di 80 metri è stata raggiunta dal robot-sonda con le telecamere che cerca di individuare il piccolo. Lo riferisce il Messaggero.

Il test del Dna

Una cosa è ormai sicura: il bimbo si trova lì. Nella mattinata del 16 gennaio le operazioni di soccorso hanno portato infatti all’individuazione di tracce di capelli che appartengono a Julien come stabilito dai test del Dna. Lo ha detto a chiare lettere il delegato governativo a El Pais secondo quanto riporta l’ Huffinghton Post: “Dei capelli sono stati trovati nel tunnel e i test del Dna che sono stati eseguiti dalla Guardia Civil certificano che proviene dal bambino. Ci dà una certa certezza che il bambino è lì, in quel pozzo”. Sembrano dunque fugati del tutto i dubbi di quanti non credevano che il bambino fosse nella cavità mettendo dunque in dubbio il racconto dei suoi genitori.

I soccorsi

Il pozzo è profondo 107 metri e la sonda non può muoversi troppo velocemente a causa della terra franata dalle pareti: un estrattore viene impiegato per la rimozione dei detriti e per permettere dunque che la sonda scenda ancora più in profondità. La speranza è di ritrovare Julien nelle prossime 48 ore anche se l’ottimismo diminuisce con il passare del tempo. E’ dunque comprensibile la disperazione del padre del bimbo che si è sfogato in tv, a Telecinco.