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Bimbo caduto nel pozzo: rocce di ardesia rallentano il salvataggio

bimbo nel pozzo

Ennesimo intoppo nel salvataggio di Julen, il bimbo caduto in un pozzo in Spagna. Un dura roccia rallenta lo scavo del tunnel parallelo.

Il salvataggio di Julen appare ancor più arduo del previsto. Nella mattinata di venerdì 18 gennaio 2019 i soccorritori sono cominciati a calarsi nel pozzo parallelo a quello dove il bambino di due anni è mezzo è caduto, domenica 13 gennaio. L’idea è quella di raggiungere la stessa profondità dove presumibilmente il bimbo è bloccato, e poi scavare orizzontalmente per collegare i due pozzi. Ma una dura roccia rallenta i lavori.

Intoppo nello scavo

I lavori del secondo tunnel hanno subito infatti una battuta d’arresto. Ad un certo punto gli operai sono incappati in un massiccio roccioso di ardesia, che rende difficoltoso lo scavo. Come riferisce diariosur.es il delegato a Malaga del Collegio degli ingegneri civili, Angel García Vidal, auspica che ci si trovi di fronte solo ad una vena rocciosa, superata la quale si tornerà a perforare a ritmo sostenuto.

Le speranze di trovare in vita il piccolo Julen però si affievoliscono ogni ora che passa. Difficile pensare che entro il 19 gennaio il bambino possa essere infatti estratto dalla profonda cavità, anche se la Spagna intera continua a sperare e pregare.

Fuori prima di lunedì 21 gennaio

Vidal auspica comunque di poter tirare fuori il bimbo “prima di lunedì”. Il capo ingegnere annuncia comunque che, nonostante i ritardi, le trivellazioni per il tunnel orizzontale possono iniziare entro la serata. “Vogliamo che il piccolo venga estratto il più presto possibile, ma non possiamo cambiare il terreno dove lavoriamo” sottolinea. Il team che lavora al tunnel orizzontale infatti è indipendente da quello che scava il pozzo verticale.