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Troppa cocaina nel Tamigi: rilevate conseguenze sui pesci

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Cocaina nel Tamigi, tanto da influire sul comportamento dei pesci. Colpite in particolare le anguille

I cittadini di Londra assumerebbero così tanta cocaina da far ritrovare alte concentrazioni di droga nel Tamigi, con conseguenze che si riverbererebbero anche sulla fauna selvatica del fiume. In particolare le anguille risulterebbero aver modificato i propri comportamenti, diventando iperattive. Cocaina che dovrebbe venire rimossa dalle acque di scarico della capitale attraverso diluizione e trattamento. Ma il sistema di depurazione non si dimostra sufficiente allo scopo, e la costante rilevazione di droga nelle acque di scarico ne sarebbe la riprova.

Anguille del Tamigi le più colpite

Le anguille ogni anno tra aprile e ottobre risalgono il Tamigi, ma a causa di inquinamento e ostacoli sono ormai considerate nel fiume una specie a rischio. In particolare, secondo quanto rilevato dagli studiosi, entrando in contatto con la droga i pesci perderebbero l’orientamento, e inizierebbero a muoversi in maniera erratica.

Il problema della depurazione

Concentrazione che aumenta sensibilmente in seguito ad alluvioni, durante le quali il sistema fognario va in tilt. Bypassando i depuratori infatti l’urina contaminata raggiungerebbe direttamente le acque del fiume, aumentando fortemente le quantità di cocaina rilevate, oltre che quelle di caffeina e Benzoilecgonina, il principale metabolita della coca. Questo almeno è quanto è stato osservato dagli studiosi del King’s College di Londra, che hanno pubblicato i dati sul Sunday Times.

L’abuso di cocaina nel Regno Unito

Una ricerca che confermerebbe quindi i dati pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica. Dati secondo i quali nel Regno Unito starebbe aumentando a dismisura il consumo di polvere bianca.

Nel corso degli ultimi sette anni infatti le morti derivanti da abuso di cocaina sarebbero quadruplicate. Passando dalle 11 registrate nel corso del 2011, alle 317 del 2017, arrivando alle 432 del 2018. Nel regno Unito si registra infatti il più alto uso di Cocaina di tutta Europa, con poco meno del 10% della popolazione che afferma di farne uso. Una situazione che avrebbe portato ad un aumento della domanda, dell’offerta, e ad una complessiva diminuzione dei prezzi.