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Si suicida ragazza di 14 anni vittima di bullismo: l'addio sui social

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Nuovo caso di suicidio tra ragazzini in Australia legato probabilmente ad episodi di bullismo a sfondo razziale. La 14enne era di origine aborigena.

Ancora una volta potrebbe esserci un caso di bullismo dietro la morte di un’adolescente. Stavolta il dramma è accaduto a Perth, in Australia, dove una ragazzina di 14 si è suicidata dopo aver lanciato un ultimo disperato messaggio su Facebook. Rochelle Pryor è morta dopo nove giorni di agonia.

Bullismo a sfondo razziale

E’ stato il padre a lanciare l’allarme. Il genitore, dopo essere entrato nella cameretta di Rochelle Pryor, ha trovato la figlia in stato di incoscienza. Sulla morte della 14enne sono ancora in corso le indagini ma, come riportano i media locali, quello di Rochelle è il terzo caso di ragazzini di origine aborigena che si suicidano dall’inizio dell’anno. Il 3 gennaio si è tolta la vita una 15enne nel Queensland, per le gravi ferite che si era inflitta dopo atti di autolesionismo.

Il giorno dopo è morta invece una 12enne. Un bambino di 12 anni, originario della città australiana di Roma, è attualmente ancora ricoverato in condizioni critiche. Sembra infatti che questi quattro casi siano accomunati da episodi di bullismo a sfondo razziale. Stando a quanto racconta la madre di Rochelle a The Australian, la 14enne nell’agosto 2018 è stata coinvolta in un litigio fuori dalla scuola. La ragazzina era tornata a casa con dei tagli alle gambe. Da allora, non ha più frequentato volentieri la scuola e quando poteva cercava di non andarci.

Dopo la tragedia la 17enne Kyanne, sorella di Rochelle, ha raccontato: “Era una ragazza dolce, felice e divertente. Ma dopo questo episodio era rimasta sconvolta. Riguarda il razzismo, anche se molte volte queste persone non capivano nemmeno quello che stavano dicendo o facendo”.

Le lacrime degli amici

A far pensare che la 14enne si sia tolta la vita proprio per queste prese in giro il messaggio postato sui social pochi istanti prima di suicidarsi. “Una volta che me ne sarò andata, il bullismo e il razzismo si fermeranno” ha scritto Rochelle. Solo un amico ha risposto a questo post.

Dopo la tragedia, invece, diversi compagni di scuola hanno lasciato su Instagram un pensiero per la ragazza. “La mia visione è così sfocata dalle mie lacrime … torna indietro per favore”, si legge per esempio.

E ancora: “L’ultimo giorno della tua vita stavamo parlando di quale colore avresti voluto tingerti i capelli e stavi pensando … al blu o al viola” oppure “Se avessi saputo che era il tuo ultimo giorno di vita, avrei fatto qualsiasi cosa per fermarti. Ricordo di averti detto che ogni volta che non ti saresti sentità giù di morale mi avresti sempre trovata”.

Violenza contro le donne indigene

L’avvocato indigeno Hannah McGlade ha ricordato che nel 2018 “l’ONU ha evidenziato l’alta incidenza di violenza contro le donne e le ragazze indigene in Australia, chiedendo un piano d’azione nazionale specifico”, come riporta metro.co.uk.