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Bimbo caduto nel pozzo: difficoltà respiratorie dei soccorritori

bimbo nel pozzo

I minatori dovranno scendere ad una profondità di 73 metri e scavare un tunnel orizzontale fino al pozzo dove è precipitato Julen Rosello.

I minatori della Brigada de Salvamento de Asturias sono pronti per calarsi nel tunnel verticale parallelo al pozzo in cui è caduto Julen Rosello, il bimbo di due anni e mezzo precipitato nel primo pomeriggio di domenica 13 gennaio 2019, in un terreno nei pressi di Malaga. I minatori si caleranno ad una profondità di 73 metri, e per respirare ricicleranno il loro stesso ossigeno.

Occhi puntati sui minatori

Il vero e proprio salvataggio di Julen (anche se non si conosce ancora la sorte del bimbo) è quindi ufficialmente iniziato. “Sono i più qualificati, i più abili” assicurano le autorità spagnole, parlando dei minatori della Brigada de Salvamento de Asturias, i quali però eviterebbero molto volentieri questa spettacolarizzazione della tragedia.

I minatori scenderanno di volta in volta in coppia, calati dentro una capsula di metallo costruita ad hoc. Alla profondità di 73 metri dovranno quindi lavorare per aprire un passaggio orizzontale fino al pozzo. Prima probabilmente nella galleria verrà fatta passare una telecamera, che avrà il compito di individuare la posizione esatta in cui si trova Julen, e scoprire così le sue condizioni. Dall’incidente sono passati ormai 11 giorni, e la speranza di trovare il bimbo ancora in vita è davvero molto flebile.

Incognita roccia

Non è ancora chiaro quando tempo ci vorrà per scavare il tunnel orizzontale. Molto dipenderà dal tipo di roccia. I minatori auspicano di non trovare minerale come l’ardesia, il quarzo e l’arenaria blu anche se lo speleologo Raúl Pérez dell’Instituto Geológico y Minero de Espana, come riferisce elpais.com, teme che possa esserci del granito in quell’area. Ciò renderebbe le operazioni più lunghe e complicate.