> > Venezuela, gli Usa ritirano i diplomatici. Guaidò "Amnistia a Maduro"

Venezuela, gli Usa ritirano i diplomatici. Guaidò "Amnistia a Maduro"

Venezuela, gli Usa ritirano il personale diplomatico

Gli Stati Uniti hanno richiamato il personale diplomatico non essenziale presente in Venezuela, dopo l'autoproclamazione di Juan Guaidò.

L’autoproclamazione di Juan Guaidò a presidente del Venezuela rischia di portare a un grave incidente diplomatico tra Caracas e Washington. Dopo le richieste avanzate da Nicolas Maduro, gli Stati Uniti hanno deciso di ritirare il “personale diplomatico non essenziale” presente nello Stato. Trump ha inoltre convocato una riunione d’urgenza al Consiglio di Sicurezza dell’Onu per discutere della grave condizione in cui versa il Paese sudamericano. Il segretario di Stato, Mike Pompeo, aveva inizialmente dichiarato che Washington non avrebbe richiamato i diplomatici perché Maduro non ha l’autorità per emanare un simile ordine.

Guaidò si è detto pronto a offrire l’amnistia a Maduro e “a tutti coloro che siano disposti a mettersi dalla parte della Costituzione per recuperare l’ordine istituzionale”.

Ue “Sosteniamo pienamente l’Assemblea”

I portavoce dell’Unione europea hanno rivolto “un appello urgente a dare immediato inizio a un processo politico che porti a elezioni libere e credibili, in conformità con l’ordinamento costituzionale. Il popolo venezuelano si è pronunciato in massa per la democrazia e per la possibilità di determinare il proprio destino. La sua voce non può essere ignorata”. Federica Mogherini, alto rappresentante per la politica estera, ha garantito che l’Ue “sostiene pienamente l’Assemblea nazionale venezuelana”. L’Assemblea è considerata una “istituzione eletta democraticamente e i cui poteri vanno ripristinati e rispettati”.

Il ministro Matteo Salvini ha espresso su Twitter il proprio appoggio a Guaidò contro “il regime di Nicolas Maduro. Apprezziamo il riconoscimento della volontà di tutto il popolo venezuelano, che continuerà a parlare pacificamente per le strade”. Sostegno anche dal presidente francese Emmanuel Macron: “Rendo omaggio alle centinaia di migliaia di venezuelani che marciano per la loro libertà. Dopo l’elezione illegittima di Nicolas Maduro nel maggio 2018, l’Europa sostiene il ritorno della democrazia“.

In difesa di Maduro

A sostegno del regime di Maduro si sono invece espresse svariate potenze anti-americane, tra cui Cina, Russia, Turchia, Siria e Iran. La Cina ha chiesto a Trump di non interferire con le vicende interne di Caracas e di lasciare che il “dialogo politico pacifico” si svolga all’interno dei confini venezuelani. Il ministro degli Esteri russo ha condannato l’interferenza straniera in Venezuela, sottolineando come “la deliberata formazione di un doppio potere porta direttamente al caos e alla distruzione delle basi dello Stato”, fino alla guerra civile.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso il suo pieno appoggio al “fratello Maduro. Tieni forte, ti stiamo accanto“. Il portavoce della presidenza ha assicurato che “la Turchia manterrà la sua posizione di principio contro tutti i tentativi di golpe”.