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Julen, laser puntati contro i giornalisti per impedire riprese

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Julen, il bimbo caduto nel pozzo, è stato ritrovato morto, e le orde di reporter accorsi per documentare i fatti sono stati ostacolati con luci laser.

In seguito al ritrovamento del corpo del piccolo Julen, lo staff dei soccorritori ha voluto far rispettare la privacy della famiglia del bimbo morto, puntando laser contro le telecamere dei reporter. Intanto, è stato indetto un periodo di lutto a Malaga, dove molti cittadini si son riuniti in segno di dolore e solidarietà per la famiglia spezzata.

Malaga, impedite le riprese dei giornalisti

Il corpo di Julen, il piccolo di due anni fatalmente precipitato in un pozzo abusivo a Totalàn, a Malaga, nella Spagna meridionale, è stato finalmente recuperato. Dopo ben 13 giorni di difficili soccorsi, la mattina di sabato 26 gennaio è arrivata la conferma di ciò che tutti ormai si aspettavano, ma a cui i genitori ancora non volevano credere: Julen non ce l’ha fatta. Lo staff dei soccorritori ha provato a difendere la privacy della famiglia nei momenti più dolorosi, quelli che si avvicinavano al recupero del corpo del bimbo. Per farlo ha utilizzato una luce laser verde, puntata contro gli obiettivi di fotografi e cameraman. Come ha lamentato su Twitter Robert Fonollosa Jr., un cameraman accorso per documentare le operazioni di soccorso “I laser possono danneggiare i nostri obbiettivi e sono altamente molesti… Perché lo fanno?” facendo sorgere la questione sul confine tra informazione e invasione della privacy, in questo caso di una famiglia spezzata dal dolore – in passato i genitori di Julen si erano visti portar via un altro figlio, stroncato da un infarto.

La comunità in lutto per Julen

Intanto, il sindaco di Malaga Francisco de la Torre ha annunciato che il Comune di Malaga osserverà tre giorni di lutto in onore a Julen Rosellò. Alle 11 di domenica 27 gennaio è stato invece osservato un minuto di silenzio. Il padre del bimbo, nel venire a conoscenza del ritrovamento del cadavere del figlio all’1 del mattino di sabato 26 gennaio, è stato colto da un malore ed è stato trasportato in ospedale. Come riporta El Paìs, nel quartiere di El Palo, dove Julen risiedeva con la famiglia, circa 250 persone si sono riunite in segno di lutto nella piazza di Demófilo Peláez Santiago.