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Belgio, mangia gli spaghetti avanzati: studente muore nel sonno

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Il ragazzo, originario di Bruxelles, è stato trovato dai genitori nel suo letto. È morto a causa di un grave avvelenamento causato da un batterio.

È morto nel sonno dopo aver mangiato degli spaghetti avanzati da cinque giorni. Fatale per la vittima in questione, uno studente belga di 20 anni, una porzione di pasta con il pomodoro che il giovane aveva lasciato sul ripiano della cucina. Stando a quanto riferisce The Sun, dopo aver consumato la dose letale, il ragazzo avrebbe cercato di superare l’iniziale sensazione di malessere con una bella dormita: il suo corpo senza vita è stato invece rinvenuto la mattina successiva dai genitori. L’autopsia avrebbe poi individuato la causa della morte in un’avvelenamento da cibo causato da batteri chiamati bacillus cereus.

Il batterio killer

Secondo la Food Standards Authority il Bacillus cereus è un batterio patogeno che produce tossine responsabili di intossicazioni alimentari simili a quelle da Stafilococco. I sintomi di questo avvelenamento sono nella maggioranza dei casi vomito e diarrea: gli stessi che il 20enne avrebbe accusato poco prima di addormentarsi. Sintomi fatali che la giovane vittima ha sottovalutato credendoli una lieve e banale intossicazione. Stando a quanto ricostruito, lo studente avrebbe infatti bevuto acqua e sarebbe poi andato a dormire senza assumere farmaci. Purtroppo le tossine lo hanno ucciso velocemente causandogli una grave insufficienza epatica.

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Un caso bizzarro

Della vicenda, risalente al 2018, è tornato recentemente ad occuparsi il Dr Bernard, un medico abilitato che studia e condivide bizzarri casi medici sul suo canale You Tube. Un evento raro che a uso tempo fu oggetto di discussione sulle pagine del US Journal of Clinical Microbiology: “Molte persone mangiano pasta, o qualsiasi altra forma di spaghetti, avanzati da un giorno o due senza conseguenze – ha spiegato il Dr Bernard ai suoi followers -. Ma state attenti ai cibi conservati da più di qualche ora. Se emanano uno strano odore, sempre meglio prevenire che curare“.