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Uccise i suoi gemellini appena nati: condannata a 12 mesi di carcere

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La donna, una 20enne di origini serbe, era stata abbandonata dal compagno: ha dato alla luce due gemelli, poi li ha uccisi e ha nascosto i corpi.

Aveva solo 20 anni la mamma che ha ucciso i suoi due gemelli e ha poi nascosto i loro corpi nella sua casa a Lucerna, in Svizzera. Per questo Jelica S. è stata condannata ad un anno di carcere. Secondo le ricostruzioni, come riporta FanPage, la giovane donna, di origini serbe, avrebbe dato alla luce due bambini senza nessuna assistenza medica, tra le mura di casa: dopo aver partorito avrebbe poi gettato uno dei due neonati contro il muro, per poi occultarne il corpo all’interno di un orso di peluche. Il secondo figlio, stando a quanto riferito, nato morto, lo avrebbe invece messo in un cesto della biancheria. Sottoposta a perizia psichiatrica, alla ragazza è stato diagnosticato un “disturbo dell’adattamento con una reazione depressiva prolungata”.

Partorì nella vasca da bagno

La donna avrebbe raccontato agli inquirenti di essere rimasta sola dopo essersi separata dal padre dei due gemellini: pare infatti che l’uomo non volesse i bambini e l’avesse per questo, prima indotta ad abortire e poi abbandonata. Secondo il tribunale di Lucerna, la 20enne sarebbe entrata in travaglio al settimo mese, ma quando le contrazioni sono iniziate, anziché recarsi in ospedale, ha deciso di partorire nella vasca da bagno: “Non sapevo come far nascere un bambino, ho riempito la vasca quando è cominciato – avrebbe detto la giovane in tribunale -. Oggi non so dire come ci sono riuscita, ricordo solo di essermi sdraiata nella vasca da bagno e di aver cercato su internet cosa fare”

Poi la follia

Dopo aver fatto nascere il bambino si sarebbe accorta che qualcosa non andava: “Non piangeva, avevo paura”. A quel punto il raptus (“Non so cosa mi sia passato per la testa” avrebbe dichiarato la 20enne): in preda al panico Jelica avrebbe portato il bambino nel seminterrato, lì lo avrebbe poi scagliato contro un muro prima di gettarlo a terra. Poi ha avvolto il corpo senza vita del piccolo in una vecchia maglietta e lo ha nascosto in un gigantesco orsacchiotto rosa. Il secondo figlio lo ha partorito dopo circa 31 ore e di nuovo nella vasca da bagno. Il gemellino sarebbe però nato morto, a detta della corte, a causa della sua negligenza.

La condanna

Secondo quanto riferito dagli esperti alla corte, se Jelica fosse andata in ospedale dopo la nascita del primo figlio sarebbe probabilmente riuscita a salvare il secondo. Stando a quanto riportato dal giornale online, il verdetto ha stabilito un elevato grado di “consapevolezza effettiva del crimine” da parte della neomamma, d’altra parte all’imputata è stata riconosciuta l’attenuante di un’effettiva “situazione di emergenza”. Per questo il giudice ha condannato la donna a 12 mesi di carcere e ad un una pena sospesa aggiuntiva di 22 mesi per i fatti avvenuti nel dicembre del 2015.