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Julen morto nel pozzo, proprietario del terreno: "Non me lo perdono"

bimbo nel pozzo

Lo zio di Julen, il bimbo morto in un pozzo in Spagna, parla per la prima volta della tragedia e ammette: "Sapevo che c'era il buco di perforazione".

Non si dà pace David Serrano, il proprietario del terreno con il pozzo dove domenica 13 gennaio 2019 è caduto Julen Rosello. Il drammatico incidente è avvenuto in una campagna di proprietà di un familiare del bambino a Sierra di Totalan, vicino Malaga (Spagna). L’uomo è una sorta di zio del bimbo, perché marito di una cugina dei genitori del piccolo di due anni e mezzo, ritrovato morto.

Julen caduto tra i due blocchi di calcestruzzo

Quella domenica la famiglia si era radunata per un pic-nic. La tragedia è avvenuta in pochi istanti. E’ bastato un attimo di distrazione da parte del padre José, che stava seguendo la cottura della paella, per perdere di vista il bambino.

“Stava giocando tranquillo nel prato, poi abbiamo sentito le sue urla disperate. Ci siamo girati e non lo vedevamo, poi ci siamo avvicinati al pozzo e abbiamo capito che era scivolato tra i due blocchi di calcestruzzo ed era sparito” rivela per la prima volta David Serrano, che ha parlato nel corso di una conferenza stampa.

Come riporta 20minutos.es, l’uomo ammette: “Sapevo che c’era il buco di perforazione del pozzo, per questo lo avevo coperto con due blocchi di calcestruzzo. L’unico rischio che avevo calcolato era che qualcuno potesse caderci col piede e farsi male, mai mi sarei immaginato che lì dentro potesse entrarci un bambino”.

“Non posso perdonarmi”

L’uomo non è indagato, anche se inizialmente gli inquirenti stavano valutando se aprire un fascicolo per negligenza, ma lo zio di Julen continua a non darsi pace: “Non riesco a smettere di pensare a ciò che è accaduto. Non posso perdonarmi ciò che è successo, poteva accadere anche a mia figlia“.

I legali di David Serrano specificano comunque: “L’incidente non poteva essere previsto dal nostro assistito. I responsabili sono coloro che hanno costruito il pozzo, sono state violate parecchie norme di sicurezza per la sua realizzazione, compresa la mancata segnalazione del pozzo stesso e della sua profondità”.