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Siria, Times: padre Dall'Oglio è vivo e prigioniero dell'Isis

Siria, Padre Dall'Oglio prigioniero Isis

Secondo quanto riferito da fonti curde al Times, padre Dall'Oglio sarebbe vivo e in mano ai miliziani dell'Isis, che ne stanno negoziando il rilascio.

Novità nel caso della scomparsa di padre Dall’Oglio, il sacerdote gesuita rapito nel luglio 2013 in Siria. Secondo quanto riferito dal Times, il sacerdote 64enne sarebbe ancora vivo e nelle mani dell’Isis. Il quotidiano britannico lo ha appreso da fonti curde. Lo Stato islamico avrebbe ora dato inizio a una serie di trattative, allo scopo di evitare l’annientamento, ormai prossimo, in una delle zone ancora sottoposte al suo controllo. Insieme a padre Dall’Oglio ci sarebbero anche il giornalista inglese John Cantlie e un’infermiera della croce rossa neozelandese. I tre ostaggi sono stati rapiti separatamente, durante le prime conquiste del gruppo terroristico. I miliziani sono alla ricerca di un accordo con le autorità curde e arabe, alleate degli Stati Uniti. Mediante la liberazione degli ostaggi, intendono garantirsi un passaggio sicuro per abbandonare l’area.

Il rapimento di padre Dall’Oglio

La notizia è stata diffusa a pochi giorni dal raggiungimento dei 2000 giorni dalla scomparsa di padre Dall’Oglio. Il gesuita è stato rapito a Raqqa, dopo aver accettato di incontrare i miliziani dell’Isis per negoziare il rilascio di alcuni manifestanti catturati. “La sorte del nostro fratello e padre fondatore Paolo è ancora sconosciuta”, si legge in un messaggio dei confratelli del sacerdote, in occasione del Natale 2018. Un pensiero è andato anche alle “migliaia di scomparsi della guerra siriana, di cui le famiglie non hanno notizie”. Secondo le stime pubblicate dal collettivo Families for freedom, sono centinaia di migliaia i siriani torturati, rapiti e uccisi dall’esercito dello Stato islamico negli anni della guerra civile.