Paola Marras Lutto nel mondo del cinema britannico, e non solo. È morto all’età di 82 anni l’attore Albert Finney, a seguito di una breve malattia. Nominato cinque volte per l’Oscar, Finney non è però mai riuscito ad agguantare il premio nonostante alcune memorabili interpretazioni, da “Tom Jones” a “Erin Brockovich”.
Da Tom Jones a Poirot
Il successo arriva nel 1963 con il film “Tom Jones”, diretto dall regista Tony Richardson. La pellicola era ispirata al romanzo omonimo di Henry Fielding.
Fu suo inoltre il volto di Hercule Poirot, il personaggio immaginario ideato dalla scrittrice Agatha Christie, di “Assassinio sull’Orient-Express”. In questa pellicola, del 1974, Albert Finney recitò con star del calibro di Lauren Bacall, Sean Connery e Ingrid Bergman.
Tra le sue altre interpretazioni cinematografiche da ricordare quelle in “Due per la strada” (1967), al fianco di Audrey Hepburn, “Il servo di scena” (1983), diretto da Peter Yates, “Sotto il vulcano” (1984), diretto da John Huston, “Un ostaggio di riguardo” (1987), di Alan J. Pakula e “I ricordi di Abbey” (1994), di Mike Figgis, come riassume Wikipedia.
L’ultimo Oscar mancato con Erin Brockovich
Albert Finney fu scelto anche per il film “Erin Brockovich – Forte come la verità” (2000), con protagonista Julia Roberts e ancora nel 2003 per “Big Fish – Le storie di una vita incredibile” di Tim Burton, nel 2006 per “Un’ottima annata” di Ridley Scott. L’anno successivo uscì invece la cinema con il film “Onora il padre e la madre” di Sidney Lumet. Il suo ultimo ruolo risale al 2012 in “Skyfall”, della serie di James Bond.
