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Strage di Duisburg, sette archiviazioni al processo

Strage di Duisburg, sette archiviazioni al processo

I giudici tedeschi hanno disposto ben 7 archiviazioni per la strage di Duisburg. Nel 2020 la strage cadrà in prescrizione.

“La giustizia si è arresa”. Nadia Zanacchi è la mamma dell’unica vittima italiana della strage di Duisburg, Giulia Minola. I giudici hanno archiviato il procedimento penale nei confronti di 7 imputati su 10, mentre gli altri 3 hanno rifiutato di ricorrere al patteggiamento, perché vogliono essere assolti. Una decisione che agli occhi dei parenti delle vittime appare come una resa da parte della giustizia: nel 2020 il processo cadrà in prescrizione.

Strage di Duisburg: “La giustizia si è arresa”

“Il rigore tedesco è uno stereotipo, ma io lotterò”. Nadia Zanacchi è troppo amareggiata di fronte alla decisione dei giudici tedeschi di archiviare 7 dei 10 procedimenti penali avviati nei confronti dei responsabili della Love Parade, la marcia al ritmo di musica techno a cui sua figlia Giulia ha partecipato. Nella strage di Duisburg sono morti 21 ragazzi, vittime che potrebbero non avere giustizia, come a riferito la stessa Zanacchi a Tgcom24: “Quello che non riesco a capire è perché abbiano deciso di chiudere tutto così in fretta“.

La strage di Duisburg rischia la prescrizione

Nel 2020 il caso cadrà in prescrizione. Nel 2010 Giulia Minola insieme ad altri 20 ragazzi ha perso la vita, partecipando alla Love Parade, una parata evento che sarebbe stata purtroppo ricordata come la strage di Duisburg. La polizia tedesca ha aperto un’indagine che non ha ancora fatto chiarezza sull’accaduto. Sembrava che gli investigatori avessero raggiunto una svolta, accusando ben 10 persone di omicidio colposo. L’annuncio delle 7 archiviazioni getta un’ombra nera sull’effettivo sviluppo delle indagini. Un atto sospetto agli occhi dei parenti delle vittime, alla luce del fatto che nel 2020 la strage cadrà in prescrizione, con il rischio che la strage possa restare senza alcun responsabile.