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Uk, medici sbagliano diagnosi per sei volte: paziente morta

julie o connor

I medici sbagliano diagnosi ben 6 volte, non riconoscendo un tumore al collo dell'utero. Prima di morire la donna ha registrato un video di denuncia.

Un’infermiera di 49 anni di Bristol è morta a causa di un cancro al collo dell’utero. I medici del Southmead Hospital hanno sbagliato diagnosi per ben 6 volte, non riconoscendo il tumore. Poco prima di morire, la donna ha registrato un videomessaggio di denuncia: “Ciò che mi hanno fatto è disgustoso. Ora non c’è più tempo. Se lo avessero scoperto prima la mia storia sarebbe stata diversa”.

L’ultimo messaggio

Le ultime parole che Julie O’Connor è riuscita a pronunciare prima di morire sono state parole di denuncia: “Ciò che mi hanno fatto è disgustoso, così come è disgustoso il modo in cui sto soffrendo“. La donna, infatti, solo quattro giorni prima di morire, ha registrato un videomessaggio per denunciare i medici che l’hanno avuta in cura al Sounthmead Hospital, i quali, per ben 6 volte, hanno sbagliato diagnosi.

“Quei medici sono pienamente responsabili di questa situazione – ha detto il marito di Julie -, soprattutto il patologo e il ginecologo, che hanno avuto molte opportunità di intervenire. Sono passati tre anni preziosi, che avremmo potuto utilizzare per curare mia moglie al meglio“.

Gli errori medici

Il calvario di Julie è iniziato nel 2014, quando si è sottoposta per la prima volta ad un test dopo la comparsa di alcuni sintomi. Il test in questione è però risultato negativo. Nei tre anni successivi, la donna ha compiuto altri accertamenti, ma i medici non hanno mai individuato nulla di preoccupante,
se non una piccola piega nota con il nome di ectropion cervicale. Il malessere però non diminuiva, e Julie si è quindi rivolta ad uno specialista privato. Quest’ultimo le ha diagnosticato un cancro al collo dell’utero, che era ormai in stadio molto avanzato. Il quadro clinico è poi peggiorato con il tumore che si è diffuso anche ad altri organi.

Dopo la diagnosi definitiva, Julie si è sottoposta a chemioterapia e radioterapia e poi a cure palliative che potessero lenire il suo dolore. “Non c’è più tempo adesso – ha detto la donna nel video -. Se lo avessero scoperto all’inizio, la mia storia sarebbe stata diversa. Il mio consiglio è di non fermarsi ad una sola visita, ma di vedere diversi specialisti”. L’ospedale di Bristol non ha rilasciato alcun commento.