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Uccide bimbo di 7 settimane, lei non lo denuncia: "Lo amo"

Texas

Brooklyn Daughtery, un bimbo di 7 settimane, è stato ucciso di botte. La madre: "Non ho denunciato il mio fidanzato perché lo amo troppo"

“Lo amo troppo”. Sarebbe questa l’assurda motivazione che ha spinto una madre di 26 anni, Aeriel Spivey, a non denunciare il fidanzato, colpevole di un delitto folle e macabro. Il 23enne, Dylan Daugherty, è stato accusato di aver picchiato a morte il loro bambino di appena sette settimane, Brooklyn Daughtery. La donna avrebbe fatto la scioccante ammissione durante l’interrogatorio sulla morte di Brooklyn nella loro casa a Houston, in Texas, nel giugno 2018. Spivey stava lavorando mentre Daughtery era rimasto a casa per badare a Brooklyn.

Fidanzato uccide bimbo di 7 settimane

“Ho pensato per alcune settimane a quello che era successo. A volte l’amore prende il sopravvento e tu finisci per spazzolare tutto sotto il tappeto”, avrebbe rivelato la madre. Lo riferiscono gli uomini dello Houston Police Department.

Secondo il pubblico ministero, il bambino ha ricevuto un “trauma cranico contusivo costituito da contusioni del cuoio capelluto e del viso”, riporta Fanpage. L’elenco delle lesioni, riportato dall’emittente KTRK, comprendeva anche “fratture craniche, oltre 60 fratture costali in vari stadi di guarigione”. L’uomo ha rotto al bimbo anche un braccio e una gamba. Brooklyn aveva persino il bacino rotto e una varietà di altre lesioni che si sono verificate in almeno tre eventi traumatici separati.

Daugherty ha negato l’uccisione di Brooklyn, ma in una dichiarazione letta dai pubblici ministeri ha anche insistito sul fatto che il suo fidanzato non era responsabile delle ferite rinvenuto sul corpicino. È stato accusato di omicidio criminale, mentre Spivey affronta un’accusa per danno a un bambino per omissione di soccorso.