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Kenya, morto italiano aggredito da ippopotamo mentre faceva jogging

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Kenya, un pensionato milanese di 65 anni è morto sulle rive del fiume Sabaki probabilmente aggredito da un ippopotamo mentre faceva jogging.

Un pensionato milanese, Renato Bettini di 65 anni, è morto mentre stava facendo jogging. Il cadavere dell’uomo è stato trovato sulle rive del fiume Sabaki, a pochi chilometri da Malindi, in Kenya. Il corpo senza vita dell’uomo presentava delle profonde ferite al torace: questo fa presumere che l’aggressione mortale sia stata opera di un ippopotamo. Nonostante il suo peso e le zampe piuttosto corte, il grosso erbivoro africano è in grado di correre più velocemente di un uomo e può coprire brevi distanze raggiungendo i 30 km/h.

L’ambasciata italiana segue il caso

La notizia è stata diffusa dai media locali e confermata dalla Farnesina che, in stretta collaborazione con l’ambasciata italiana a Nairobi, sta seguendo il caso con la massima attenzione. È in continuo contatto con i familiari della vittima per prestare loro ogni possibile assistenza. Le testimonianze raccolte sul luogo del tragico evento, raccontano che il pensionato milanese era un abitudinario della corsa e praticava sport con frequenza. Addosso aveva pantaloni corti e scarpe da ginnastica.

Trenta i casi accertati di vittime nel 2018, tutte aggredite mortalmente da un ippopotamo. Sei le vittime nel solo mese di agosto sul lago Naivasha. L’ippopotamo è un animale molto pericoloso per l’uomo: lo considera una minaccia al suo territorio, un elemento di disturbo alla sua tranquillità. E quando si sente minacciato non esita ad attaccare. Un esemplare maschio può pesare da 3 a 5 tonnellate. Sono dotati di zanne lunghe quasi mezzo metro, in grado di schiacciare rami anche molto spessi e provocare lesioni letali.