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Messico, non viene pagato il riscatto: imprenditrice decapitata

Messico, imprenditrice decapitata

I rapitori avevano chiesto alla famiglia di Susana Carrera 4 milioni di pesos messicani (180.000 euro) per liberarla.

L’imprenditrice Susana Carrera è stata decapitata in Messico, nello stato di Veracruz, dai suoi rapitori. Come riporta Fanpage le autorità hanno ritrovato il corpo della donna all’interno di un parcheggio della città di Coatzacoalcos (località situata sulla costa). Il cadavere era dentro una grande borsa.

La vicenda

Susana si stava recando a casa di un’amica (i figli erano lì) quando è avvenuto il rapimento. La Polizia, grazie a quanto mostrato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, è riuscita a ricostruire l’accaduto: la donna è stata spinta con forza da alcuni uomini su un’auto prima di essere portata via. In seguito i criminali hanno chiamato la sua famiglia chiedendo un consistente riscatto, ovvero quattro milioni di pesos messicani (all’incirca 180.000 euro). Ma quel riscatto non è mai stato pagato perché i familiari non sono stati in grado di raccogliere la cifra (lo hanno reso noto gli avvocati). Per questo motivo i rapitori hanno deciso di uccidere Susana accusando il marito di “voler fare il duro” e non volere sborsare il denaro, come hanno scritto nel biglietto fatto trovare vicino al corpo della vittima.

La famiglia

In realtà il marito, insieme alla moglie, ha una piccola società che si occupa della lavorazione dell’alluminio. Non una grande impresa tale da consentire il pagamento immediato di un riscatto così elevato. Dunque restano ancora diverse ombre sulla vicenda, nonostante l’alto numero di rapimenti nella regione: nel 2018 sono stati ben 49.