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Uccise marito violento a martellate: annullata la condanna

sally challen

Processo da ripetere e condanna annullata. E' questa la decisione della Corte d'Appello britannico riguardo Sally Challen.

Sally Challen, 65enne inglese, uccise il marito a colpi di martellate dopo decenni di umiliazioni. La donna infatti era stata abusata proprio dall’uomo che amava e dopo anni ha deciso di reagire. Era stata inizialmente condannata per omicidio volontario, ma una corte ha giudicato la pena eccessiva e il
processo dovrà essere rifatto.

Condanna annullata

Bisogna ripetere il processo. E’ questa la decisione della Corte. Sally Challen era stata inizialmente condannata in primo grado a 22 anni per aver ucciso il marito nel 2010 a colpi di martello. I suoi legali hanno però presentato ricorso, che è stato accolto da una Corte d’Appello britannica che hanno valutato
eccessiva la pena e hanno quindi annullato la condanna.

La donna aveva sin da subito ammesso di aver ucciso il marito, sostenendo però di non poter essere considerata un’omicida e invocando quindi la legittima difesa. Nonostante questo fu condannata per omicidio e avrebbe dovuto scontare 22 anni di reclusione. La pena è stata poi ridotta a 18 anni in secondo grado. Il verdetto è stato però annullato al termine della procedura di revisione del processo. Una perizia psichiatrica aveva infatti accertato gravi disturbi mentali sofferti da Challen e causati dagli abusi subiti dal marito.

Processo da ripetere

La donna dovrà essere ri-processata, con un nuovo capo d’imputazione. I legali della donna proveranno a convincere i giudici che l’aver subito umiliazioni e violenze per anni e anni avrebbe profondamente alterato lo stato d’animo di Sally, che nell’agosto del 2010, al termine dell’ennesima lite e degli ennesimi abusi, avrebbe letteralmente perso la testa, afferrando un pesante martello e scagliandosi con forza contro il marito.