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Malaga, Julen forse ucciso dai soccorritori: "Morto per colpi di piccone"

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Ad uccidere Julien Rosellò potrebbero essere stati i soccorritori. Queste le pesanti accuse del proprietario terriero David Serrano.

Un accusa davvero molto pesante quella rivolta ai soccorritori di Julen Rosellò, il bimbo morto nel pozzo a soli due anni a Totalàn (Malaga), in Spagna nel Gennaio 2019. David Serrano, il proprietario del terreno in cui è avvenuta la tragedia, attraverso i suoi legali, ha accusato i soccorritori della morte del bambino. Attualmente Serrano è accusato di omicidio colposo.

Gli elementi a sostegno della tesi, secondo gli avvocati dell’uomo, non mancano: prima tra tutti, la bustina di caramelle del piccolo Julien. Secondo i legali qualcosa non va: quella bustina è rimasta in superficie. Come è possibile? Per la difesa di Serrano, la bustina è caduta solo in seguito nel pozzo, grazie alla forza del vento, ma ad una profondità inferiore rispetto a dove è stato trovato il bambino.

Forse morto per dei colpi di piccone alla testa

Le altre prove sostenute dala tesi difensiva sono ancora più scioccanti. A causare la morte di Julien potrebbero essere stati dei colpi di piccone dati sulla testa del piccolo durante le prime ispezioni nel pozzo. Per dimostrare questa tesi, ci sarebbe il fatto che a circa 45 metri, il piccone avrebbe distrutto la bustina di caramelle; a 70 metri, invece, il piccone avrebbe colpito la testa del piccolo trascinando con sè una ciocca di capelli. Il ritrovamento dei capelli è confermato ufficialmente anche dalle autorità.

L’autopsia eseguita sul corpo del bimbo fornirebbe altre prove alla difesa di David Serrano. Julien è morto per un forte trauma cranioencefalico che ha interessato la zona frontotemporale della testa. Per gli avvocati di Serrano è impossibile che il bambino si sia procurato tale ferita durante la caduta.

Inoltre, alcuni testimoni sostengono di aver sentito piangere Julien oltre trenta secondi dopo la caduta (durata 3,85 secondi) dimostrando, secondo la difesa di Serrano, che il bambino sia sopravvissuto all’impatto. La morte quindi sarebbe sopraggiunta dopo, a causa dei soccorritori.